Si amplia l’attività della cooperativa Il Girasole, una delle prime realtà della cooperazione sociale a costituirsi in terra reggiana – nel 1977 - e ormai alla vigilia del 45° anniversario di lavoro.
Impegnata nella creazione di opportunità di lavoro e di integrazione sociale a favore di persone diversamente abili attraverso la gestione di attività di ristorazione aziendale e collettiva, la cooperativa sociale – aderente a Confcooperative Reggio Emilia - sta infatti ultimando la ristrutturazione di un immobile che consentirà di triplicare i pasti giornalmente confezionati per le aziende, ma anche di implementare i servizi di banqueting per eventi e celebrazioni in vista della ripresa di eventi e cerimonie.
“Quest’ultima attività – spiega Mirko Baccarani, presidente de Il Girasole – è quella che ha sofferto delle restrizioni imposte per contenere la pandemia; al contrario, invece, è aumentata la richiesta di pasti da parte di aziende e associazioni, che si è associata alla volontà di mettere in atto nuovi investimenti per la digitalizzazione dei nostri processi produttivi e di comunicazione, arrivando in un tempo contenuto all’assunzione di tre giovani under 35, di cui due diversamente abili”.
“Il nostro progetto – spiega Baccarani – ha preso corpo con l’acquisizione di un immobile, la sua ristrutturazione, l’acquisto e l’implementazione delle infrastrutture tecnologiche e, da subito, l’ingresso di un giovane digital manager, cui si aggiungeranno i giovani diversamente abili che saranno impegnati nella produzione”.
“Il valore di questo percorso e dell’impegno della cooperativa per l’inserimento al lavoro di soggetti svantaggiati – prosegue Baccarani – è stato esplicitamente riconosciuto dall’Agenzia Regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna e da Fondosviluppo, il fondo mutualistico di Confcooperative, che ci hanno sostenuto con importanti contributi destinati tanto all’adeguamento della struttura per il lavoro dei disabili quanto per i processi di innovazione che stiamo mettendo in atto”. A Il Girasole, infatti, l’Agenzia regionale per il Lavoro ha destinato quasi 12.000 euro, mentre Fondosviluppo – che è alimentato dal 3% degli utili delle cooperative aderenti a Confcooperative – ha erogato un contributo a fondo perduto di quasi 31.000 euro, oltre 6.000 dei quali destinati alla copertura degli interessi del finanziamento bancario ottenuto concesso a tassi e condizioni agevolate dalla Bcc Banca Centro Emilia.
“Realtà – sottolinea il presidente della cooperativa sociale, che gestisce anche un laboratorio di miele solidale – alle quali siamo particolarmente grati per l’attenzione che hanno riservato alle attività di un’impresa, come la nostra, che pur con dimensioni contenute svolge una funzione molto importante a sostegno di persone che sono tra le più fragili tanto nell’accesso nel mondo del lavoro quanto nei percorsi di integrazione sociale”.
Alla cooperativa – che a breve si trasferirà nei nuovi locali di via Spani a Reggio Emilia – aderiscono 14 soci, 5 dei quali disabili; i lavoratori sono 6 (e diventeranno 9), di cui 2 disabili (e saliranno a 4).
“L’investimento complessivo che stiamo portando a compimento – osserva Baccarani – è di 200.000 euro e, tra l’altro, ci consentirà di avere locali produttivi e uffici pressoché totalmente autonomi dal punto di vista energetico”.