Pietro Miliffi, presidente dell’Associazione Forlivese Apicoltori, non ha dubbi su come festeggiare la “Giornata Mondiale della Terra”, in programma giovedì 22 aprile.
“Il modo migliore è quello di parlare di ambiente, api e apicoltori” dichiara in un’intervista a Il Resto del Carlino.
“In primo luogo le api vanno protette perché sono in forte difficoltà a causa di vari fattori: agricoltura intensiva, uso esagerato di pesticidi, degrado del suolo, parassiti patogeni oltre ai cambiamenti climatici e alle mono culture che diminuiscono la varietà dei fiori. Dati negativi confermati nel rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e alla luce del fatto che nel mondo sono scomparsi ben 10 milioni di alveari" spiega Miliffi.
Nonostante le difficoltà che sta registrando il settore, l’Associazione Forlivese Apicoltori (AFA), aderente a Confcooperative Romagna, conta 400 apicoltori dei territori di Forlì-Cesena e Rimini che conferiscono in media ogni anno dai 1.500 ai 2.000 quintali di miele. Oltre a commercializzare famiglie d’api, prodotti dell’alveare come cera, propoli, pappa reale, svolgono il servizio di impollinazione su tutto il territorio nazionale.
Per sensibilizzare sempre più persone sul ruolo di grande importanza che le api ricoprono per l’ambiente, l’AFA ha realizzato diversi webinair per raccontare agli aspiranti apicoltori il mestiere. All’ultimo appuntamento hanno preso parte circa 500 appassionati, tra cui anche il sottosegretario alle Politiche agricole e alimentari Gianmarco Centinaio con delega all’Apicoltura e il presidente dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, Giorgio Mercuri.
“Quest’anno sono stati numerosi i giovani provenienti da tutta la Romagna e questo ci conferma che il settore ha grandi potenzialità economiche con ricadute positive sull’occupazione in agricoltura” racconta Miliffi.
“In tanti hanno scelto di intraprendere questo percorso impegnativo ma di grande soddisfazione e, terminata la fase teorica, accompagnati da esperti apicoltori, i corsisti si metteranno alla prova sul campo. Noi apicoltori siamo un presidio di biodiversità e come associazione e grazie al ruolo centrale della cooperazione ce la mettiamo tutta per favorire una produzione di miele naturale, esente da crittogamici, attraverso un protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna”.
Per fare questo, l’Associazione Forlivese Apicoltori ha attivato progetti come “Miele in cooperativa” e una continua ricerca di migliorare la qualità del prodotto, con il controllo dell’autenticità del miele e una gestione avanzata dei social.