PATFRUT: CONTINUIAMO A INVESTIRE NELLA PRODUZIONE

PATFRUT: CONTINUIAMO A INVESTIRE NELLA PRODUZIONE

L’analisi del presidente Roberto Cera: “Assistenza finanziari e tecnica ai soci produttori per elevare la competitività delle aziende agricole”.

sabato 6 marzo 2021

Patfrut è una primaria realtà cooperativa che opera prevalentemente nel territorio di Ferrara e Bologna con estensione della base sociale anche nelle province limitrofe. L’attività prevalente è rappresentata da assistenza tecnica, ritiro, stoccaggio, conservazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli locali, con prevalenza di pere, mele, pomodoro da industria nel ferrarese - patate e cipolle, sia da fresco che IV° gamma nel bolognese.

 

I NUMERI DI PATFRUT

Sono 630 i soci agricoltori conferenti, che coltivano circa 3.000 ettari di terreno per una quantità di prodotto commercializzata pari a 140.000 tonnellate. Il fatturato della cooperativa è di 90 milioni di euro e i dipendenti sono 426, tra cui 63 fissi e 363 stagionali, suddivisi in 9 magazzini in proprietà (5 nel Ferrarese e 4 nel Bolognese), di cui 6 magazzini utilizzati per stoccaggio e conservazione, 3 per confezionamento e commercializzazione. La capacità di stoccaggio e conservazione è di 75.000 tonnellate, la capacità di confezionamento giornaliero di 400 tonnellate al giorno. Le strutture di Patfrut producono energia elettrica da fotovoltaico per autoconsumo in magazzino per 2.600.000 Kwh/anno. L’attività di vendita diretta al pubblico dei prodotti ortofrutticoli freschi avviene in 4 punti vendita della cooperativa a Ferrara e genera un volume d’affari di 1,2 milioni di euro all’anno.

 

 

L’ANALISI DEL PRESIDENTE CERA

 

“Alle dimensioni di oggi - spiega il presidente Roberto Cera - Patfrut è arrivata tramite un lungo processo di aggregazione di oltre 20 realtà cooperative originarie delle due Province interessate, razionalizzando e qualificando i processi produttivi con importanti investimenti sia a livello produzione che nelle strutture ed in nuove tecnologie di confezionamento, fino a consolidarsi tra le più strutturate e competitive realtà del settore a livello nazionale”.

 

Dal punto di vista commerciale Patfrut ha contributo alla creazione ed aderisce alle principali strutture associative e commerciali del settore: Finaf-Apoconerpo-Agripat come Associazioni Produttori del settore, Consorzio Opera per la commercializzazione delle pere, Mela+ per la Mela Fuji, Consorzio Asparago di Altedo, Consorzio Patata Italiana di Qualità per le commercializzazione delle Patate “Selenella, Consorzio Patata Dop di Bologna per la Patata Dop, Naturitalia per Gdo+Export, Conserve Italia per la collocazione del prodotto da industria.

 

“La campagna in corso - analizza Cera - dal punto di vista produttivo è stata caratterizzata dai rilevanti danni causati dalle gelate primaverili sulle pere a cui si sono aggiunte patologie fitosanitarie tali da ridurre la produzione mediamente del 28% e con rilevanti danni qualitativi sulla parte raccolta. Buona sia qualità che volumi per la produzione di mele, ottima sia per quantità che per qualità la produzione di patte e cipolle. Dal punto di vista commerciale stiamo subendo, anche se meno di altri settori, la situazione socio-economica con una leggera flessione dei consumi e maggiore difficoltà nella programmazione dei destoccaggi. Nonostante ciò stiamo vedendo il prodotto alle massime quotazioni che il mercato consente, situazione che abbinata alla buona conservazione fino ad ora registrata ci consentirà di liquidare ai soci un ottimo risultato sia in termini di €/Kg che in valore assoluto”.

 

E dal futuro cosa aspettarsi? “La globalizzazione prima - analizza Cera - aggiunta alle crisi economiche e di consumi recenti ed attuali non consentono a nessuna realtà economica di mantenersi sul consolidato, a maggiore ragione per chi come Patfrut ha lobiettivo di mantenere ed elevare la competitività e la profittabilità delle produzioni ortofrutticole nel nostro areale produttivo, certamente molto vocato, ma messo a dura prova dai bassi costi di produzione e dalle agevolazioni di altri areali produttivi emergenti in Europa e nel resto del mondo”.

 

“Il futuro per Patfrut - prosegue - significa continuare ad investire sulla produzione aiutando i soci dal punto di vista finanziario utilizzando le risorse dell’Ocm Ortofrutta, fornendo una adeguata assistenza tecnica indispensabile per superare le difficoltà agronomiche e fitosanitarie attuali, affiancandoli nei processi di certificazione delle produzioni, fornendo servizi e consulenza idonei a realizzare progetti di sviluppo e sostenibilità delle loro aziende ortofrutticole. Dal punto di vista commerciale la priorità di Patfrut sarà quella di accrescere il valore delle sue produzioni investendo sulla notorietà e sulla percezione positiva da parte del consumatore delle Marche dei propri prodotti (Pere Opera - Fuji Mela+ Asparago di Altedo - Patate Serenella - Patate Dop di Bologna - Cipolla Igp di Medicina, in fase di riconoscimento). Tutto questo sarà da realizzare in condivisione con i partner dei vari consorzi in essere, ma ci attiveremo anche per favorire ulteriori processi di aggregazione delle nostre produzioni e nuove forme di collaborazione commerciale con la Gdo per recuperare quella parte di margine economico che ancora manca per rendere adeguatamente sostenibile la produzione ortofrutticola nei nostri areali“.

 

Fonte: la Nuova Ferrara

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