L'Università di Bologna e Caviro, cooperativa agricola leader nazionale nel settore vitivinicolo, hanno firmato un accordo quadro della durata di cinque anni, con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione per progetti e iniziative nei settori del Food and Beverage e della Bioeconomia circolare.
La collaborazione tra l’Università di Bologna e Caviro vanta già diversi risultati, ottenuti nel corso di una storica partnership, organizzando iniziative di didattica e formazione, tesi di laurea svolte da studenti Unibo con o presso la cooperativa, il Master BioCirce - Bioeconomy in the Circular Economy. E ancora iniziative nazionali ed europee, come l’impianto sperimentale B-PLAS Demo (finalizzato alla produzione di plastica biologica e biodegradabile derivante da fanghi di depurazione - finanziato da EIT KIC Climate) e molti progetti finanziati dalla public private partnership Bio-Based Industries Joint Undertaking.
A livello nazionale, l'Ateneo e Caviro partecipano attivamente, da tempo, al Cluster Nazionale Agrifood e ai lavori del Comitato Nazionale di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienza della Vita della Presidenza del Consiglio e le loro attività sono censite dalla FAO e dal Comitato Biotecnologie, nanotecnologie e tecnologie convergenti dell'OCSE.
Tutte queste collaborazioni, si inseriscono perfettamente nello scenario nazionale ed europeo che sta attraversando il settore agro-alimentare, laddove Caviro, partendo da metodi innovativi di gestione e produzione, implementa la Bioeconomia circolare con il recupero quasi totale dei rifiuti della catena di approvvigionamento (vinacce, fecce, potature..), grazie al suo approccio distintivo legato alla sostenibilità.
Con oltre 36.300 ettari di vigneti, 29 membri di cui 27 cantine, 12.400 viticoltori situati in 7 regioni italiane (Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia e Sicilia) e una produzione annua di 615.000 tonnellate di uva (9% dell'uva italiana), Caviro gioca un ruolo di leadership in Italia.