Qualcuno l’ha già chiamata la Storia del Natale 2020, altri l’hanno invece definita come l’ennesimo grande gesto di vera solidarietà cooperativa. La cooperativa Ravenna Teatro - Teatro dell’Albe ha annunciato di destinare l’intero importo del fondo di emergenza e dei finanziamenti previsti per le attività non svolte causa restrizioni per la pandemia, pari a circa 70.000 euro (oltre alle spese che saranno sostenute per l’apertura degli spazi) a artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri di tutta Italia con meno tutele.
Non si tratta del primo gesto solidale compiuto in queste settimane da parte della cooperativa ravennate, aderente a Confcooperative Romagna e alla Federazione Confcooperative Cultura Turismo Sport Emilia Romagna.
In precedenza, infatti, Ravenna Teatro - Teatro dell’Albe aveva già riconosciuto i cachet pattuiti per gli spettacoli annullati alle compagnie teatrali, dimostrando grande rispetto per tutti i soggetti coinvolti e che sono chiamati in causa in questo difficile momento.
Come si può evincere dal comunicato, i fondi d’emergenza sono devoluti ad artisti, residenze e spazi di ricerca distribuiti nel territorio nazionale e che riguardano anche il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, che sta soffrendo particolarmente gli effetti della pandemia.
“In una situazione in cui il sistema teatrale, nel riconoscere il momento di difficoltà, mostra le sue discrepanze – scrivono i rappresentanti di Ravenna Teatro – Teatro dell’Albe - condividiamo la preoccupazione per certe asimmetrie venute alla luce. Anche per questo motivo, e in linea con l’idea che da sempre sorregge il nostro operare, abbiamo pensato di destinare l’intero importo del fondo di emergenza e dei finanziamenti previsti per attività che non abbiamo potuto svolgere (circa 70.000 euro, oltre alle spese che sosterremo per l’apertura degli spazi) a artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri, con meno tutele della nostra”.
Il Teatro dell’Albe e l’atelier-laboratorio Vulkano ospiteranno nei prossimi mesi diverse residenze, mettendo a disposizione gli spazi con le strumentazioni tecniche e organizzative a chi non le ha, dando anche un contributo che garantirà loro di lavorare in sicurezza. Si tratta di Pietro Babina, Alessandro Berti, Collettivo LaCorsa, Roberto Corradino, Valerio Malorni e Simone Amendola, Margherita Ortolani, Teatro in Folle, Emanuele Valenti - KËR Theatre Mandiaye N’diaye.
Il progetto di residenze sarà condiviso con l’Alboreto - Teatro Dimora di Mondaino, per dar vita a un momento di riflessione comune sugli artisti, gli spazi e la creazione.
Le cinque realtà che riceveranno un contributo al loro operato, spazi teatrali generanti e necessari sono il Teatro Bottega degli Apocrifi (Manfredonia, FG), Progetto Demoni - Ultimi Fuochi Teatro (Spongano, LE), Teatro della Contraddizione (Milano) e Teatro Coppola – Teatro dei cittadini (Catania).
Le realtà riguardanti il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, invece, sono: Capusutta (Lamezia Terme), AC – Centro Arti Integrate (Matera), Teatro Laboratorio Isola di Confine (Marsciano) e Isola Teatro (Roma).
A cura dell’ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna
Foto pagina Facebook Ravenna Teatro Teatro Rasi