È terminata la seconda campagna di produzione dello zucchero biologico 100% a marchio Italia Zuccheri frutto del progetto condiviso promosso da Coprob (la cooperativa bolognese rimasto unico produttore di zucchero 100% made in Italy) e FederBio Servizi.
Sono state 149 le aziende agricole coinvolte per per una superficie di circa 1.600 ettari in sette regioni del Nord e Centro Italia (Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Umbria). La campagna – informa Coprob in una nota - ha fatto registrare un sostanziale miglioramento dei dati produttivi con una resa di saccarosio per ettaro superiore del 20% rispetto al 2019. La PLV media è stata di 3.400 euro con punte fino a 6.000 euro e il 55% delle aziende (rispetto al 30% del 2019) ha avuto valori superiori ai 3.000 €/ha.
Questi valori indicano che pur essendosi ampliata la compagine rispetto allo scorso anno, le aziende che la compongono dispongono in genere di preparazione professionale e risorse tecniche tali da garantire la corretta applicazione delle metodiche di coltivazione.
“Desidero fare i complimenti ai bieticoltori bio che si sono fortemente impegnati in una coltivazione che fino a un paio di anni fa sembrava impossibile – afferma Claudio Gallerani, presidente Coprob-Italia Zuccheri – ma che oggi, grazie all’intera direzione agricola di Coprob e a Federbio Servizi con il suo presidente Paolo Carnemolla, non solo è possibile, ma anche all’avanguardia in Europa. Fin dall’inizio ci siamo dati come obiettivo di agire con ‘scienza e coscienza’ che si traduce nel mettere in pratica e rispettare i disciplinari e nel severo autocontrollo messo in atto dalla nostra Cooperativa che porta ad escludere chi commette degli errori; questo evidenzia che la bietola bio si può fare rispettando le regole e facendo buone produzioni”.
Nei 2 mesi prima della raccolta il clima è stato estremamente più mite rispetto al 2019 e caratterizzato da diverse precipitazioni; questo ha determinato condizioni ottimali per lo sviluppo della coltura, ma anche di diverse infestanti e la gestione del diserbo si conferma quindi ancora di più quale aspetto decisivo per poter ottenere rese importanti nella coltivazione in biologico della barbabietola da zucchero.
La raccolta precoce ha consentito naturalmente di semplificare le operazioni di difesa, ridurre i costi di produzione e avere maggior tempo per la gestione delle colture in successione, contribuendo alla sostenibilità economica dell’intera rotazione.
“Continuando per questa strada – conclude Gallerani – potremo crescere in breve tempo: l'obiettivo è quello di migliorare le rese produttive della barbabietola bio attraverso le semine autunnali e una gestione migliore della fertilità dato che oggi sono penalizzate dalla necessità di raccogliere entro la fine del mese di luglio. Con l’ausilio dei nuovi mezzi tecnici, della meccatronica e della robotica e coinvolgendo tante aziende potremo costruire una nuova moderna agricoltura”.
I prezzi 2020 verranno confermati anche per la campagna 2021.
L’impegno di Coprob per valorizzare al meglio le produzione dei propri soci agricoltori continua anche con la scelta di fare da capofila nell’adesione alla certificazione di gruppo SQNPI. Il “Sistema di qualità nazionale di produzione integrata” è un metodo di produzione che garantisce una qualità del prodotto significativamente superiore alle norme commerciali correnti e si colloca a metà tra regime convenzionale e biologico. L’adesione al Sistema è volontaria ed è aperta a tutti gli operatori che vogliono impegnarsi ad applicare i disciplinari regionali di produzione integrata e si sottopongano ai relativi controlli.
Coprob farà da capofila nell’adesione alla certificazione di gruppo per l’anno 2020, iniziando con la certificazione di circa 300 aziende produttrici associate che hanno aderito al progetto. L’obiettivo a medio-lungo termine è arrivare a certificare 3000 aziende facenti parte della cooperativa e l’apposizione del marchio SQNPI su tutte le confezioni di zucchero 100% italiano commercializzate.
Coprob seguirà inoltre le linee guida ministeriali per eseguire il proprio piano di autocontrollo effettuando verifiche sulla documentazione relativa alle aziende agricole associate aderenti e dando evidenza della gestione delle risultanze di tali attività di autocontrollo. Dovrà inoltre eseguire le analisi multi residuali sulla barbabietola da zucchero mentre è in campo. Valoritalia annualmente effettuerà la verifica all’attività di autocontrollo presso la sede aziendale, oltre a effettuare l’analisi multi residuale su un campione di aziende associate.