Oltre ai premi internazionali (gli ultimi sono arrivati da Francia e Giappone), la Cantina Settecani di Castelvetro (Mo) ottiene riconoscimenti anche nel campo della sostenibilità ambientale.
Nei giorni scorsi il suo Pignoletto dop ha ricevuto la certificazione Viva, il progetto promosso nel 2011 dal Ministero dell'Ambiente per migliorare le performances di sostenibilità della filiera vite-vino. Quella del Pignoletto è la seconda certificazione Viva per la Cantina Settecani (aderente a Confcooperative Modena), che aveva ricevuto la prima nel 2016 per il suo “7 Bolle Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop”, vinificato con metodi tradizionali e uve provenienti dai vigneti dei soci.
“Siamo impegnati ormai da sei anni in questo percorso volontario che misura l’impatto ambientale della nostra produzione attraverso quattro indicatori: aria, acqua, territorio e vigneto– dichiara il presidente della Cantina Settecani Paolo Martinelli – Inoltre una parte sempre maggiore dei nostri soci privilegia l'acquisto di materie prime locali, la coltivazione di uve di collina, l'utilizzo di acqua piovana e l'adozione di buone pratiche agricole. Lo scopo è produrre un vino che non nuoce in alcun modo al territorio”.
Sono 79 finora i produttori italiani (due modenesi, nove emiliano-romagnoli) che hanno sottoposto il loro processo produttivo a una valutazione dell’impronta ambientale dal campo al consumo.
“Il progetto parte dalla campagna e coinvolge tutta la filiera – aggiunge Martinelli – I soci conferitori sono impegnati a ridurre gli impatti ambientali e migliorare gli indicatori di sostenibilità Viva. La Cantina ha migliorato le prestazioni energetiche, selezionato imballaggi meno pesanti e impattanti sull’ambiente, implementato la sicurezza sul lavoro del personale dipendente. Aderendo al progetto Viva pensiamo di ottenere vantaggi economici e di immagine. I valori ambientali associati a un prodotto, infatti, aiutano la competitività nel mercato nazionale e, soprattutto, internazionale. Inoltre, le misure per la riduzione di gas serra e dei consumi idrici prevedono interventi di efficienza energetica e rinnovamento tecnologico in grado di attenuare non solo l’impatto dell’azienda vitivinicola sull’ambiente, ma anche di abbassare i costi di produzione e lo spreco di risorse”.
“Il lavoro svolto, verificato da un ente terzo indipendente, viene riconosciuto dalla distribuzione e dai consumatori, permettendo, oltre all’accesso a incentivi e bandi, di concorrere su mercati esteri molto attenti alle questioni ambientali. Infine – conclude il presidente della Cantina Settecani - la divulgazione dei dati contribuisce a sensibilizzare il consumatore e orientare le sue scelte in modo consapevole”.