EDILIZIA, I TIMORI DELLA COOPERATIVA CATTOLICA DI REGGIO

EDILIZIA, I TIMORI DELLA COOPERATIVA CATTOLICA DI REGGIO

Chiuso in leggero utile il 2019, ma il presidente Fieni rimane preoccupato. Stronati (Confcoop Lavoro e Servizi) entra in CdA.

domenica 12 luglio 2020

“Una tempesta non solo perfetta, ma di durata infinita” In sede di assemblea dei soci, il presidente della Cooperativa Cattolica Costruzioni Edili di Reggio Emilia, Romano Fieni, ha parlato così della situazione che ancora investe il settore dell’edilizia, nuovamente alle prese con un calo della produzione nei primi mesi del 2020 dopo un secondo semestre 2019 che aveva registrato timidi segnali di rialzo. 
Un contesto di straordinaria difficoltà – ha detto Fieni – che ha segnato anche il 43° bilancio della storica cooperativa reggiana di Confcooperative, chiuso comunque con un utile di oltre 25.000 euro nonostante la contrazione del mercato. 
“Abbiamo un portafoglio lavori – ha spiegato Fieni – che oggi già si avvicina ai 15 milioni di euro, un patrimonio a riserva, pur in parte svalutato, di oltre 100.000 euro a socio ma siamo ugualmente preoccupati della situazione generale di un comparto schiacciato dalla burocrazia e dalle lentezze, da sistemi d’appalto trasformati in lotterie e, in ogni caso tutti orientati, in forma più o meno evidente,  a quel massimo ribasso che apre spazi a fenomeni anomali e misconosce il lavoro, storie e titoli delle imprese più qualificate e strutturate nonostante da molti anni si dica che occorre premiare i virtuosi” 
I miglioramenti che potrebbero giungere dai “bonus” varati dal Governo per il mercato privato – spiega il presidente della Cooperativa Cattolica – non possono certo compensare l’assenza pressoché totale di investimenti pubblici in infrastrutture, valorizzazioni dei patrimoni immobiliari d’impresa, oggi più che mai necessari tanto per la modernizzazione e la competitività complessiva del Paese quanto per ridare slancio ad un comparto ad alta densità d’occupazione qual è quello delle costruzioni”. 
“In questo contesto – aggiunge Fieni – l’esercizio 2019 della nostra cooperativa è stato segnato dalla crisi di partner importanti quali Tecton, ed è grazie alla patrimonializzazione costruita negli anni, cui si è aggiunto l’importante sostegno di Confcooperative e Federlavoro nazionali e la collaborazione di gran parte dei fornitori storici, che siamo riusciti a far fronte alle conseguenze subite dalle società comunemente partecipate per grandi interventi quali i Chiostri di San Pietro”. 
“Un’operazione molto onerosa e inattesa – sottolinea Fieni – affrontata non solo nel rispetto degli impegni assunti nei riguardi della committenza pubblica e del lavoro dei fornitori, ma avendo a cuore più di quarant’anni di storia e il buon nome di una cooperazione che, nonostante le crisi di questi anni, può ancora dare molto tanto nei processi di riqualificazione urbana quanto in nuovi cantieri di incremento e miglioramento infrastrutturale”. 
Nel carnet di lavoro della Cooperativa Cattolica Costruzioni Edili, i cui lavoratori sono quasi tutti soci/dipendenti, vi sono una quindicina di cantieri con alcune importanti opere pubbliche quali la ristrutturazione del Teatro Rinaldi e di Villa Fassati a Reggiolo e la ristrutturazione dell’RSA collocata nell’area ex Lodigiani di Luzzara. 
Nell’ambito di un processo di rafforzamento strutturale e di prospettive di graduale rinnovamento, dopo aver dato lettura di un messaggio del presidente nazionale Confcooperative, Maurizio Gardini, Fieni ha dato l’annuncio dell’entrata nel C.d.A. del presidente della federazione nazionale Confcooperative Lavoro e Servizi (oltre 5000 cooperative aderenti), dott. Massimo Stronati.