VINITALY, CANTINE COOPERATIVE E-R PROTAGONISTE

VINITALY, CANTINE COOPERATIVE E-R PROTAGONISTE

Rappresentano l’80% della produzione regionale. Il vicepresidente di Fedagripesca ER Castellari: “Tutelare i produttori per presidiare i mercati: no guerre commerciali”.

martedì 8 aprile 2025

La superficie dedicata alla coltivazione di uva da vino in Emilia-Romagna si attesta su 50.182 ettari, pari al 7,6% sul totale a livello nazionale. Oltre l’80% dell’uva da vino prodotta in Emilia-Romagna viene conferito dalle aziende agricole alle cantine cooperative e sociali presenti in regione che si occupano delle fasi di trasformazione, imbottigliamento e commercializzazione, anche con la forza di noti marchi del Made in Italy. Cantine che in alcuni casi possono vantare storie ultracentenarie. È quanto emerge da una elaborazione di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna relativa al focus Censis-Confcooperative dal titolo “L’Italia del vino: superfici, costi ed export”, presentato in occasione del Vinitaly in corso a Verona, dove sono presenti 12 cantine cooperative aderenti alla Federazione regionale.

Per quanto riguarda la produzione regionale di vino, nel 2024 in Emilia-Romagna si è attestata a 6 milioni 903mila e 977 ettolitri pari al 14,4% della produzione nazionale: un dato che pone la regione sul podio italiano, al terzo posto dopo Veneto e Puglia, con un aumento dell’11,1% rispetto al 2023 e di quasi il 20% (19,4%) rispetto al 2019. A determinare questi dati sono in particolare province come quella di Ravenna, dove si producono 2,9 milioni di ettolitri, e di Reggio Emilia (1,4 milioni). Se si considera il rapporto fra produzione e superficie coltivata, l’Emilia Romagna è al primo posto con 137,6 ettolitri per ettaro.

 

“Questi numeri confermano il ruolo fondamentale della cooperazione nel comparto vitivinicolo regionale, come ben evidenziato nel Padiglione 1 del Vinitaly dedicato alla regione Emilia-Romagna, così fortemente caratterizzato dalla presenza delle cantine cooperative e sociali, presenti sia con propri stand che all’interno di quelli dei Consorzi di tutela” dichiara dalla manifestazione veronese Aristide Castellari, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna e presidente della cooperativa Agrintesa.

“Siamo qui al Vinitaly per ribadire, con la forza dei nostri numeri e la qualità delle nostre produzioni, il rilievo di una filiera di eccellenza come quella del vino che oggi è concentrata su due priorità: da un lato difendere le produzioni dalle avversità determinate da nuove patologie delle piante, effetti dei cambiamenti climatici e norme europee spesso in contrasto con le necessità produttive, un imperativo dettato dalla necessità di continuare a presidiare i mercati”. Dall’altro, ragiona Castellari, occorre “promuovere il nostro vino a livello internazionale con il supporto delle Istituzioni, a partire dalla Regione”.

 

A tal proposito, rispetto ai dazi imposti dagli Stati Uniti, il vicepresidente della Federazione regionale delle cooperative agroalimentari sottolinea come “nel settore vitivinicolo regionale ci sia preoccupazione: il vino è il prodotto agroalimentare nazionale più colpito da questa iniziativa e gli USA sono il primo mercato di destinazione delle esportazioni anche di numerose eccellenze emiliano-romagnole. Oltre agli effetti economici negativi nel breve periodo, il timore è che lo scenario vada peggiorando ulteriormente”.

L’auspicio, continua Castellari, “è che l’Unione Europea si muova in maniera coesa scongiurando guerre commerciali che possono solo moltiplicare i danni alle aziende, avviando negoziati e cercando di aprire nuovi canali commerciali anche con altri Paesi”.

“Tutto questo – conclude Castellari – è possibile solo se le Istituzioni europee compiono uno scatto in avanti nella difesa della competitività delle nostre imprese che, nel caso del vino, si trovano a fare i conti con campagne di comunicazione denigratorie e allarmistiche, aggravi burocratici che scoraggiano gli investimenti, risorse non sufficienti destinate alla ricerca”.

 

Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna rappresenta 25 cantine cooperative e sociali con oltre 12.000 aziende agricole associate, circa 1.300 occupati e un volume d’affari di quasi 1 miliardo di euro.