Si è tenuto nella mattinata di giovedì 21 novembre al Dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara l’evento di presentazione di COLOURS CoLab, il laboratorio internazionale di innovazione studentesca sulla proliferazione del granchio blu. L'iniziativa è stata organizzata nell’ambito delle attività dell’alleanza europea interuniversitaria COLOURS, di cui l’Università di Ferrara fa parte. Una giornata creativa di progettazione collettiva dedicata a una sfida concreta che interessa il nostro territorio: la proliferazione del granchio blu, una specie invasiva che minaccia l'ecosistema marino, l'economia e il turismo del ferrarese.
Diversi gli interventi che hanno animato l’incontro.
Giuseppe Castaldelli, docente del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, Università di Ferrara, è intervenuto sul granchio blu: "dalla biologia al perché si trova bene nell'habitat della Sacca di Goro". Portando correlazioni tra le diverse specie dell'ecosistema di Goro che vede, dopo il granchio, la diminuzione di anguille, crostacei e ovviamente vongole e cozze.
Marika Brugnoli, sindaco di Goro, ha evidenziato le eccellenze del Comune che amministra; dal turismo alla pesca e le difficoltà economiche che ora i pescatori stanno vivendo e di come, grazie alla vicinanza tra pubblico e privato si possa continuare a pescare con apposite ordinanze emesse. Illustrando poi soluzioni che si stanno mettendo in atto per continuare la coltivazione delle vongole.
Vadis Paesanti, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna (nella foto principale, durante il suo intervento), è intervenuto facendo il punto sullo stato della filiera pesca. "Siamo al tavolo tecnico previsto dal decreto con il commissario straordinario e al tavolo scientifico delle agenzie ambientali preposte" ha commentato. "Stiamo provando ad arginare il problema granchio con recinti e teli per la predazione ma siamo consapevoli che sia un palliativo rispetto all'emergenza che il settore ha avuto negli ultimi mesi. Occorre fare qualcosa di diverso e cogliere le opportunità possibili da questa situazione, dalla filiera dl granchio blu, cercando di lavorare anche con aziende straniere per mettere in piedi una lavorazione pre-cottura e di poterlo destinare ai mercati che hanno una grande tradizione di consumo del granchio, vedi USA e mondo asiatico". I pescatori da sempre chiedono alle istituzioni che venga supportato il comparto, le famiglie, i soci, le cooperative a superare questo periodo, in particolare ora che è inverno anche con la legge 102/2004 che prevede ristori attraverso il mancato reddito".
Monica Castellini, docente del Dipartimento di Economia e Management, Università di Ferrara è intervenuta sulle caratteristiche e sulle attrattività del Delta del Po, alcune da potenziare anche in funzione del turismo che andrebbe ulteriormente sviluppato.
La biologa Carlotta Santorini infine ha raccontato l’esperienza della Mariscadoras la startup innovativa di cui è co-founder e qual è il suo obiettivo: introdurre il granchio blu nella tradizione gastronomica del nostro Paese. "Tutto è iniziato lungo le coste italiane, sulle barche dei pescatori, dove Carlotta ha vissuto per tre mesi per un progetto di divulgazione scientifica, per capire quanto i cambiamenti climatici influissero sulla pesca".