TEAM BUILDING, COSÌ L’OPEROSA INVESTE SULLE PERSONE

TEAM BUILDING, COSÌ L’OPEROSA INVESTE SULLE PERSONE

In collaborazione con l’Associazione WeCare, la caccia al tesoro solidale con 100 collaboratori per le vie del centro storico di Bologna.

venerdì 25 ottobre 2024

Nel mondo cooperativo, la qualità del lavoro e la valorizzazione della persona sono pilastri essenziali per il successo e la sostenibilità delle organizzazioni. Le cooperative, per propria natura, pongono al centro dell’attività d’impresa, i valori della solidarietà, dell'uguaglianza e della partecipazione, rendendo imprescindibile la cura dei rapporti tra le persone nel contesto aziendale.

 

“La qualità del lavoro non si misura solo attraverso i risultati economici, ma anche attraverso il benessere dei dipendenti. Per questo, abbiamo il compito di promuovere un dialogo continuo con i nostri dipendenti, ascoltando le loro esigenze e preoccupazioni.  Al contempo, il nostro compito è di rimanere disponibili e vicini alla comunità, le due dimensioni sono facce della stessa medaglia” spiega Claudio Pozzi, presidente della cooperativa L’Operosa che, in collaborazione con l'Associazione WECARE, ha promosso un team building aziendale di relazione con la comunità.

 

Il processo di team building si è svolto nel centro storico di Bologna, con il coinvolgimento di oltre 100 dipendenti della cooperativa i quali, divisi in team, hanno accettato la sfida di partecipare a una caccia al tesoro solidale, con l’obiettivo di recuperare beni di prima necessità destinati a rispondere al bisogno di famiglie in difficoltà. Dietro al percorso, una simbologia precisa e densa di senso: ad essere toccati sono stati i luoghi più significativi della città di Bologna (da Piazza Maggiore fino alla Stazione Centrale). Particolarmente significativa l’ultima tappa che ha visto lavoratrici e lavoratori dell’Operosa raggiungere Porta Galliera, accanto alla sede storica della cooperativa, fondata nel 1951. Reperiti i beni solidali per le vie della città, i partecipanti si sono cimentati nella realizzazione di pacchi solidali, che sono stati poi distribuiti nei giorni successivi alle famiglie più bisognose. “L’evento – commenta Pozzi – non si limita ad essere un esercizio di team building, ma soprattutto abbiamo voluto che fosse un’occasione per aumentare la consapevolezza sociale dei nostri collaboratori, attraverso la partecipazione attiva ad un progetto solidale, in risposta ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione”.