L’espressione “economia circolare” ha applicazioni molto concrete a Montegrotto Terme (PD) dove il 23 ottobre si è tenuto un incontro pubblico con la cittadinanza, promosso dal Comune, e con il protagonismo dei tecnici della cooperativa STP La Prospettiva, studio tecnico multiprofessionale con sede a Ferrara, specializzato in edilizia ed energia, nato dall’iniziativa di tecnici e liberi professionisti.
La cooperativa La Prospettiva – su incarico di AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile) e Comune di Montegrotto Terme –, si è occupata di progettare il sistema che sfrutterà le acque reflue di 6 strutture ricettive della città e i pannelli fotovoltaici della comunità energetica locale per riscaldare in modo sostenibile e circolare ben 14 edifici pubblici della cittadina alle porte di Padova. Il progetto costerà 5,5 milioni euro, di cui 4,4 milioni di euro sono coperti dal Pnrr. Si ridurrà così a poco più di un milione di euro la restante parte che proverrà dalla casse del Comune.
“Il sistema di teleriscaldamento sarà attivo dal 2026, ma questo è solo l’inizio” ha spiegato l’Ing. Fausto Ferraresi, già responsabile del teleriscaldamento di Hera, oggi alla guida dei tecnici de La Prospettiva. “Il secondo passo dell’operazione, relativamente alla quale vorremmo coinvolgere la cittadinanza, sarà allacciare anche le case dei privati di Montegrotto, così da ampliare i benefici che il sistema può generare”. Serviranno dai 3 ai 5 milioni di euro, ma i cittadini potranno ottenere vantaggi consistenti in termini di efficienza energetica, riducendo le emissioni di CO2”. E non è tutto: il modello potrà fare scuola e diffondersi nel comprensorio delle Terme Euganee, dove il volume delle acque reflue ammonta a 15 milioni di metri cubi all’anno e il loro potenziale è considerevole: “le acque mantengono temperature elevate, utilizzabili per riscaldare senza emissioni edifici pubblici e privati, occorre diffondere la conoscenza di come funziona lo strumento del teleriscaldamento. Ringraziamo il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello, per aver creduto in quello che è un progetto coraggioso e avanzato, che può diventare un modello replicabile, nel segno della sostenibilità energetica, a vantaggio di tutto il territorio” sottolinea Ferraresi.
Dietro l’iniziativa di teleriscaldamento non c’è solo la volontà di costruire un’infrastruttura sostenibile, ma l’intenzione di realizzare un vero e proprio progetto di comunità, con la partecipazione attiva della cittadinanza.