Dopo il grande successo delle due edizioni precedenti, il weekend del 5 e 6 ottobre scorsi ha visto il ritorno dell'evento “Caseifici Aperti”, organizzato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. L'evento ha coinvolto 42 caseifici, in grande maggioranza cooperativi, nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del Reno e Mantova alla destra del Po, offrendo un'esperienza unica tra tradizione, gastronomia e intrattenimento per tutti.
Le attività proposte hanno spaziato dalle visite guidate ai caseifici e magazzini di stagionatura, dove i visitatori hanno potuto assistere all'apertura delle forme, fino a degustazioni di prodotti tipici e pranzi a base di eccellenze locali. Un viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, rimasto invariato da oltre nove secoli, in cui non sono mancate attività per i più piccoli, laboratori e spettacoli, rendendo l'esperienza accessibile e coinvolgente per tutta la famiglia.
L’iniziativa, volta a promuovere il turismo enogastronomico, ha attratto numerosi visitatori, con una partecipazione che ha consolidato il trend di crescita del settore. Nel 2023, infatti, i visitatori nei caseifici sono stati circa 170.000, con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente. Lo scopo di “Caseifici Aperti” e dell’accoglienza turistica nei caseifici è quello di contribuire a generare una relazione con i turisti che transitano nel territorio che possa continuare anche dopo la visita, offrendo la possibilità di acquistare e ricevere il Parmigiano Reggiano direttamente a casa attraverso gli e-commerce proprietari di ciascun caseificio e il portale shop.parmigianoreggiano.com. "Caseifici Aperti" non è stato, infatti, solo un evento legato alla tradizione, ma anche un'opportunità per esplorare i prodotti della Food Valley emiliana, conoscere i paesaggi mozzafiato dell’Appennino e i capolavori storici e artistici della zona. L'iniziativa ha anche evidenziato l'importanza del legame tra il prodotto e il territorio, valorizzando le eccellenze locali e promuovendo un modello di turismo sostenibile e autentico.
Il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli, ha sottolineato: “Le Indicazioni Geografiche non sono solo un fattore economico per chi le produce, ma anche un elemento di sviluppo territoriale. Siamo fieri di aver ospitato questa edizione autunnale e di aver aperto le porte delle nostre eccellenze a un pubblico sempre più vasto”.