“Le cooperative innervano la società, l’economia e la vita di tutti i giorni più di quanto si possa immaginare”. Lo ha detto Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, intervenuto sabato 5 ottobre alla VI edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze, nell’ambito del panel dedicato al welfare di comunità che ha visto anche la partecipazione del viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci. Presente per l’occasione anche il direttore regionale di Confcooperative Pierlorenzo Rossi.
Nel suo intervento Milza ha evidenziato che le cooperative rappresentano l’8% del Pil nazionale, danno lavoro a 1,3 milioni di persone, 1 prodotto su 4 dell’agroalimentare made in Italy arriva dalle cooperative, erogano servizi di welfare a 7 milioni di italiani e 1 italiano su 5 è socio di una cooperativa. “Le cooperative sono protagoniste attive di un nuovo modello di welfare di comunità basato su una maggiore partnership tra pubblico e privato finalizzata a rispondere ai nuovi bisogni della società” ha aggiunto.
“Le dinamiche nel mondo del lavoro si ampliano – ha scandito Milza -. È forte il tema del mismatch del mancato incontro domanda e offerta di lavoro”. E a proposito del decreto flussi, Milza ha evidenziato che incontra il favore del mondo imprenditoriale perché “abbiamo bisogno di puntellare lavoro e demografia. Il pezzo che va rinforzato sul decreto flussi – ha aggiunto - è quello dell’inclusione e dell’integrazione dal lavoro, all’abitazione e ai servizi. E le cooperative possono recitare un ruolo fondamentale in questi ambiti”.
Spazio poi anche all’esperienza delle cooperative di comunità, vere sentinelle delle Aree interne dove promuovono sviluppo e occupazione laddove nessuno più investe, né lo Stato, né le imprese profit. Milza ne ha parlato accennando anche agli investimenti portati avanti dal fondo mutualistico Fondosviluppo per sostenere la nascita di queste realtà, oltre a sottolineare l’importanza della legge regionale che Confcooperative ha particolarmente sostenuto arrivando all’approvazione all’unanimità in Emilia-Romagna.