BORGO DIGANI, ORA C’È ANCHE IL RISTORANTE SOCIALE

BORGO DIGANI, ORA C’È ANCHE IL RISTORANTE SOCIALE

Iniziativa promossa dalla cooperativa sociale La Venenta, che ad Argelato (BO) ha creato un polo di welfare di comunità. L’inaugurazione con il card. Zuppi, l’assessore regionale Colla e altre autorità.

 

giovedì 3 ottobre 2024

Dopo l’apertura ad inizio 2024 del nuovo complesso multiservizi e accoglienza, promosso e realizzato con il sostegno Fondazione Carisbo, dalla cooperativa sociale La Venenta, dalla cooperativa sociale Gesser e dall’Associazione Opera di Padre Marella onlus, martedì 1 ottobre ha aperto il ristorante sociale di Borgo Digani ad Argelato (BO).

 

“Con questa ulteriore iniziativa – dice la presidente Chiara Ricciardelli, (nella foto in gallery) -, la cooperativa sociale La Venenta che gestisce strutture residenziali, unendo la dedizione di famiglie residenti e la professionalità di équipe multiprofessionali, a favore di famiglie o nuclei monogenitoriali in carico ai Servizi Sociali, ha aperto un progetto di inclusione lavorativa innovativo, con il contributo di Insieme per il Lavoro (iniziativa promossa da Città Metropolitana e Arcidiocesi di Bologna, ndr). Grazie al sostegno di importanti imprese profit del territorio, abbiamo avviato collaborazioni a favore delle persone svantaggiate di cui la cooperativa sociale La Venenta si prende cura.”

 

Alla presenza del cardinale Matteo Maria Zuppi e dell’assessore allo Sviluppo economico Regione Emilia - Romagna, Vincenzo Colla, si è raccontato un progetto di recupero che non soltanto conserva il passato ma guarda al futuro, a partire dai più deboli, dando formazione, stage e lavoro a persone in situazioni di fragilità.

 

Il percorso prevede 76 ore di formazione, tre mesi di stage nei settori ristorazione, manutenzione del verde e pulizie e permetterà a sei persone di raggiungere un’autonomia socioeconomica attraverso un vero e proprio contratto di lavoro.

 

Anche la sindaca di Argelato, Claudia Muzic, ha sottolineato come “il progetto di inclusione lavorativa sia pensato per dare opportunità e formazione a persone in situazioni di fragilità, a partire dagli ospiti della comunità alloggio che qui ha la sede”.

 

All’evento erano presenti anche i vertici di Confcooperative Terre d’Emilia tra cui il direttore Matteo Manzoni, il responsabile credito e finanza agevolata Francesco Maccione ed il responsabile welfare e politiche per i soci, cooperazione sociale e sanitaria, Oreste De Pietro.