Non era mai accaduto che una donna vincesse il Palio del Parmigiano Reggiano di Casina. Il soffitto di cristallo è stato infranto da Alessia Zini (nella foto principale con il premio), dal 2016 casara nello stabilimento di Varana di Serramazzoni del 4 Madonne Caseificio dell’Emilia.
Il suo formaggio ha vinto il premio per il miglior Parmigiano Reggiano di montagna nella categoria 24 mesi.
Il riconoscimento è stato assegnato il 5 agosto in occasione della 12esima edizione del Palio del Parmigiano Reggiano “Città di Casina”, che ha visto in gara 41 caseifici del territorio montano emiliano.
“Alessia è una professionista straordinaria e componente fondamentale di una filiera di altissima qualità – commenta il presidente del 4 Madonne Caseificio dell’Emilia Andrea Nascimbeni (nella foto in gallery) - Quella del Parmigiano è una tecnica antica che si rinnova continuamente e il premio alla nostra casara è la dimostrazione del ruolo crescente delle donne nell'industria casearia, anche in posizioni tradizionalmente ricoperte da uomini. Il nostro caseificio è il frutto di più fusioni tra realtà cooperative del territorio. Ognuno di questi passaggi ci ha portati non solo a divenire più grandi, ma ad acquisire capacità e competenze fino a raggiungere l’eccellenza che il premio di Casina ha riconosciuto. Abbiamo lavorato tanto negli anni per raggiungere questi traguardi e siamo orgogliosi di appartenere a una filiera come quella del Parmigiano, che certifica il valore delle produzioni a partire dall’alimentazione delle vacche fino alla lavorazione delle forme.
La vittoria è condivisa con tutti i nostri soci, dipendenti e il territorio che ci sostiene”.
Nel mese di febbraio 2025 i caseifici vincitori nei vari Palii del Parmigiano Reggiano saranno premiati a Londra con la consegna del “Casello d’oro”.
“Siamo orgogliosi di rappresentare il Parmigiano Reggiano nel mondo – aggiunge Nascimbeni - Il valore delle eccellenze va sempre più promosso, perché ancora oggi sono numerose le imitazioni che sottraggono ricchezza al territorio e ingannano i consumatori. Per contrastare tali fenomeni occorre far conoscere i prodotti e diffondere la cultura del loro valore”, conclude il presidente del 4 Madonne Caseificio dell’Emilia.