REGGIO, L’OVILE SFIORA I 400 OCCUPATI

REGGIO, L’OVILE SFIORA I 400 OCCUPATI

Fatturato record a 16,9 milioni di euro per la coop sociale reggiana. Lavoratori in aumento del 5% ma per quelli svantaggiati la crescita è dell’11%. Si punta anche sulle lavorazioni industriali.

martedì 25 giugno 2024

È salito a 399 il numero degli occupati nella cooperativa sociale L’Ovile di Reggio Emilia, una delle più importanti realtà di settore di Confcooperative Terre d’Emilia nell’ambito socio-assistenziale e dell’inclusione al lavoro di persone in condizione di fragilità.

Proprio per queste, il tasso di crescita dell’occupazione si è attestato all’11% rispetto al 5% complessivo, con 157 lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate certificate (erano 152 nel 2022) e 41 (erano 25 l’anno precedente) in condizione di fragilità nell’ingresso nel mondo del lavoro.

“Un risultato – sottolinea il presidente de L’Ovile, Valerio Maramotti (nella foto in gallery) – che corrisponde pienamente alla nostra missione e al senso delle nostre azioni, a maggior ragione in un tempo in cui aumentano e si diversificano i bisogni di assistenza e inclusione”.

 

Insieme al dato sull’occupazione, L’Ovile ha fatto segnare, nel 2023, anche un consistente aumento del fatturato, passato da 16,11 a 16,93 milioni di euro, e del patrimonio netto, salito a 3 milioni di euro.

“Sono cifre – spiega Maramotti – in cui troviamo rispecchiato un pezzo delle nuove emergenze che riguardano le persone e anche il ruolo che esercita la cooperazione sociale nell’affrontarle. Molto significativo, al proposito, è il dato di crescita che riguarda i nostri servizi nell’ambito della salute mentale e del sostegno a persone pene in regime di semi-libertà o all’interno del carcere; in questi settori, infatti, il valore delle nostre attività è salito a 2,57 milioni, con un incremento del 14% rispetto al 2022”.

 

Proprio nell’ambito dei servizi di salute mentale (nel quale opera il 20% dei dipendenti della cooperativa), L’Ovile ha aperto in questo primo scorcio del 2024 due nuove strutture a media e alta protezione per adulti e ragazzi segnati da disagio psicologico e psichiatrico: Casa Giorgio Iori a Novellara e Casa Saman a Correggio (nella foto in evidenza, la recente inaugurazione alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini).

Valori in crescita, sempre in ambito socio-assistenziale, anche le attività di accoglienza di richiedenti asilo (il valore è salito da 4 a 4,2 milioni) con 369 migranti accolti; mentre i centri socio-occupazionali gestiti da L’Ovile a beneficio di persone con disabilità, con 115 persone seguite nei centri e un valore che si è portato a 523 mila euro.

 

Nei comparti a più alta inclusione al lavoro, stabile il fatturato legato ai servizi ambientali (4,2 milioni, con una quota di lavoratori svantaggiati pari al 58%) e alle pulizie (1,8 milioni), mentre i valori sono risultati in aumento per le lavorazioni industriali (1,4 milioni), il comparto nel quale la quota di persone svantaggiate inserite nella cooperativa sale al 75,9%.

“È un risultato molto significativo – sottolinea Maramotti – che condividiamo con le tante imprese reggiane che hanno stabilito un intenso rapporto di collaborazione con L’Ovile, grazie a commesse di lavoro che consentono, appunto, livelli di integrazione rilevantissimi per le persone in condizioni di svantaggio”.

In crescita (da 460 a 640mila euro), inoltre, anche le attività del commercio (L’Ovile gestisce, tra l’altro, l’edicola dell’ospedale Santa Maria e la Bottega K-Lab in Polveriera) e quelle legate all’educazione ambientale, dove, attraverso il marchio Ecosapiens, sono state realizzate iniziative che hanno coinvolto, tra l’altro, 11.150 alunni delle scuole reggiane e 580 insegnanti, oltre a più di 9.000 persone che hanno frequentato parchi e aree protette gestite dalla cooperativa reggiana.

 

Fra i dati del bilancio de L’Ovile (chiuso con 415mila euro di utile, quasi interamente destinati a patrimonializzare la cooperativa per i futuri investimenti, ad esclusione dei 72.000 euro destinati come ristorno in busta paga ai soci-lavoratori, saliti a 226 sul totale dei 333 soci) emerge anche il dato relativo al risparmio generato per la Pubblica Amministrazione, attraverso le attività di inclusione lavorativa di persone svantaggiate: 355.000 euro.