IL ROOM&BREAKFAST DELLE DONNE CORAGGIOSE

IL ROOM&BREAKFAST DELLE DONNE CORAGGIOSE

Il progetto LeiRooms promosso da MondoDonna a Maranello: un bene confiscato alla criminalità organizzata trasformato in un luogo di ricettività che dà lavoro a donne con situazioni di svantaggio.

martedì 16 aprile 2024

Il grande contributo che la cooperazione sociale offre sul piano della legalità, recuperando alla vita civile e all’economia sana i beni confiscati alle mafie, trova un esempio plastico a Maranello, in provincia di Modena, territorio in cui estese forme di infiltrazione e insediamento dell’ndrangheta sono state portate alla luce a partire dal processo Aemilia. Qui MondoDonna Onlus ha promosso il progetto LeiRooms.

 

“LeiRooms nasce dalla partecipazione della cooperativa MondoDonna ad un bando pubblicato dal Comune di Maranello, nel quale si promuoveva la possibilità per un ente del terzo settore, di partecipare ad una coprogettazione per gestire un bene confiscato alla mafia” spiega la presidente Loretta Michelini (foto in gallery). “Abbiamo partecipato e vinto il bando – prosegue – ed è iniziata la coprogettazione con il Comune”.

 

A questo punto si è deciso che il progetto avrebbe potuto realizzare un ulteriore valore sociale, coinvolgendo donne in uscita da percorsi di violenza, varie delle quali hanno partecipato a un percorso di formazione dedicato. “Alcune sono state individuate come possibili figure addette alla gestione del room&breakfast – spiega la presidente – la selezione del personale è durata un po’ di tempo e, dopo mesi di prove e verifiche sono state scelte tre persone: una donna già occupata presso l’Associazione con esperienza in gestione di attività lavorativa nella ristorazione, una giovane donna della Costa D’Avorio uscita da un percorso di violenza familiare, una tirocinante individuata dall’ufficio di collocamento di Modena all’interno di un progetto d’inserimento lavorativo per donne con fragilità multiple ed una consulente esperta nel settore alberghiero”.

 

LeiRooms rispecchia una precisa filosofia, quella di MondoDonna: “La nostra mission è sempre stata quella di garantire un percorso di autonomia alle/ai nostri ospiti con lo sguardo verso una vera integrazione fra i vecchi ed i nuovi cittadine/i. MondoDonna non ha mai voluto svolgere un’attività assistenzialistica ma ha sempre creduto fermamente in un futuro in cui donne, uomini, bambini italiani e stranieri potessero trarre un reciproco vantaggio nell’incontro, un vantaggio sociale culturale e lavorativo”.

 

Il progetto, attivo ormai da un anno, va a gonfie vele: “Tutte assieme, con il supporto della cooperativa e dell’associazione, cerchiamo di garantire un alto livello di qualità del servizio di gestione e d’accoglienza. Gli ospiti di LeiRooms riconoscono come valore aggiunto il fatto che ci occupiamo di un bene confiscato alla criminalità organizzata, che diventa opportunità lavorativa per donne provenienti da percorsi di vita complicati” sottolinea Michelini.

 

LeiRooms è esempio tangibile di come le cooperative possano diventare presidi di legalità sul territorio, ma ci sono delle condizioni: “I beni confiscati alla mafia debbono essere gestiti in modo da produrre reddito per le persone che vi lavorano, reddito vero non forme di lavoro assistenzialistico. Occorre guardare a progetti che siano in grado di stare sul mercato. È questa la grande sfida: dimostrare che siamo capaci di trasformare questi beni in occasioni di riscatto per le persone in cerca di lavoro delle nostre comunità” conclude la presidente.

 

A cura dell’ufficio stampa di Confcooperative Terre d’Emilia

 

Nella foto principale, l’esterno di LeiRooms a Maranello.