RIMINI, ECCO ALDEIA PER LA RISTORAZIONE INCLUSIVA

RIMINI, ECCO ALDEIA PER LA RISTORAZIONE INCLUSIVA

La nuova cooperativa sociale gestirà un ristorante per fornire opportunità di lavoro a persone in condizioni svantaggiate. Fondamentale il sostegno del sistema cooperativo.

mercoledì 10 aprile 2024

Nasce a Rimini il primo ristorante sociale. Come raccontato nei giorni scorsi dall’edizione riminese del Resto del Carlino, a breve in centro storico aprirà i battenti Aldeia, un locale che mira a offrire opportunità di lavoro a persone in condizione di svantaggio. “Come tanti riminesi ho fatto le ‘stagioni’ al mare fin da ragazzo. È più raro però che si diano opportunità concrete a persone svantaggiate: migranti, persone con disabilità o lavoratori over 50”, spiega Samuele Ramberti, uno dei quattro soci della cooperativa sociale alla base del progetto.

Aldeia, che in portoghese vuol dire villaggio o comunità, proporrà una ristorazione di qualità a prezzi calmierati per creare nel centro di Rimini un punto di riferimento per famiglie, anziani e persone sole, il cui ridotto potere d’acquisto restringe molto le opzioni per una cena o un pranzo fuori casa.

“Abbiamo scelto questo nome perché crediamo rappresenti bene la nostra mission: il villaggio infatti è autosufficiente e l’economia che lo guida non è il capitalismo sfrenato - nel quale non ci riconosciamo -, ma una sussidiarietà circolare dove chi ha bisogno riceve sostegno, ma quando può aiuta. Inoltre il villaggio è una grande famiglia, fatta di relazioni non scelte, ma capitate. Dove ci si prende cura perché c’è un principio di bene e non di “sfruttamento”, o utilitaristico. Per noi oggi Aldéia è il sogno di creare una nuova economia che contribuisca al cambiamento che riteniamo necessario per la nostra comunità”.

 

La cooperativa ha già iniziato un percorso di dialogo e confronto con fornitori e gruppi d’acquisto solidali per l’acquisto di prodotti a prezzi inferiori a quelli di mercato.

Ad accompagnare Samuele nell’avventura, tre soci che provengono dal terzo settore. Si tratta di Gabriele Mancuso, educatore della Caritas, Davide Papa, educatore nella Giovanni XXIII e Alessandro Cerami, con trascorsi in diverse cooperative sociali.

Un progetto di grande utilità sociale che - nota Ramberti – sta per vedere la luce anche grazie al supporto del sistema cooperativo: “Confcooperative Romagna ci ha affiancato negli adempimenti formali e il sistema del Credito Cooperativo ci supporta dal punto di vista finanziario”.

Un sostegno prezioso per un’iniziativa che mira a mettere radici in tutta la provincia: “puntiamo ad aprire dopo l’estate, stiamo già valutando alcune possibili location. Ci piacerebbe dare una seconda opportunità a uno dei tanti locali abbandonati in centro e per questo abbiamo lanciato un appello a chi ha spazi liberi e vuole scommettere sul nostro progetto. Ma non escludiamo di aprire più punti, magari in piccoli borghi dell’entroterra”, conclude Ramberti.

 

Nella foto, i soci fondatori di Aldeia dal notaio per la costituzione della cooperativa insieme a Pier Paolo Baroni, referente per il territorio riminese di Confcooperative Romagna.