Si è svolta nella mattinata di martedì 13 febbraio scorso a Santarcangelo di Romagna (RN) l’inaugurazione dell’edificio che ospiterà le attività del progetto di abitare collaborativo dedicato a donne e minori “Borgo Maestro”, alla presenza dei rappresentanti delle cooperative sociali Fratelli è Possibile e Sole e della comunità San Maurizio, nonché della sindaca Alice Parma, dell’assessore ai Servizi sociali e Welfare, Danilo Rinaldi, insieme a tanti rappresentanti del settore dei servizi sociali del territorio.
Ad aprire il momento di inaugurazione, la sindaca Parma e l’assessore Rinaldi hanno ringraziato le cooperative sociali promotrici e tutti i soggetti che hanno sostenuto un progetto importante, che da un lato dà risposte nuove a esigenze e problematiche nuove e dall’altro rappresenta un ottimo punto di partenza anche per la costruzione di proposte innovative da parte dei Servizi sociali.
“Le cooperative Fratelli è Possibile e Sole sono state capaci di leggere i bisogni e i disagi sociali – hanno affermato sindaca Parma e assessore Rinaldi – offrendo una risposta innovativa e strutturata che deriva da un importante lavoro di collaborazione e coprogettazione. Il risultato è un sistema di welfare di comunità che la città di Santarcangelo dovrà essere capace di includere nella sua rete socio-economica”.
Dopo i saluti di Marco Toni, presidente della Cooperativa sociale Fratelli è Possibile, di Roberta Massi (Cooperativa sociale Sole) e di Andrea Castellani coordinatore della comunità San Maurizio di Borghi, proprietaria dell’immobile, la responsabile di progetto e mediatrice sociale Elisa Zavoli – insieme alla coordinatrice degli inserimenti abitativi Michela Piacenza e a tutta l’equipe dei professionisti che svolgeranno le attività – ha spiegato il progetto in dettaglio.
Borgo Maestro vuole creare un percorso verso l’autonomia femminile, sia rispondendo a diverse esigenze temporanee sia fornendo strumenti per il lungo periodo. Da un lato, infatti, donne sole o con minori potranno ricevere una prima risposta per affrontare l’emergenza abitativa grazie all’immobile a disposizione, attraverso il pagamento del contratto di affitto, dall’altro – proprio a partire dall’esperienza dell’abitare – prenderà avvio un percorso di inserimento lavorativo, formazione professionale, accompagnamento alla cura e al benessere della persona, con un supporto educativo e psicologico per bambini e ragazzi. Un progetto organico e altamente strutturato, rispetto al quale il progetto avvia fin da subito il percorso di valutazione di impatto sociale che sarà gestito dalla Cooperativa Sole.
Borgo Maestro – realizzato dalla Cooperativa Sociale Fratelli è Possibile, capofila, in partnership con Cooperativa Sociale Sole – è un progetto di abitare collaborativo solidale nel territorio di Santarcangelo, destinato a sei nuclei familiari composti da donne sole e donne con figli in condizione di vulnerabilità sociale transitoria, residenti nel territorio dell’Unione Comuni Valmarecchia e Unione Rubicone Mare, in collaborazione e sinergia con i servizi sociali degli enti stessi.
L’obiettivo del progetto è creare un luogo abitato da una comunità solidale che condivide esperienze, storie di vita, bisogni e co-progetta soluzioni: una risposta al problema dell’emergenza abitativa presente anche in questi territori, in particolare per le fasce più fragili. Non si tratterà semplicemente di offrire una casa alle ospiti, ma anche di sostenerle con servizi di supporto finalizzati alla costruzione di reali percorsi di autonomia.
L’obiettivo principale del progetto, infatti, è creare percorsi di vita autonoma e di empowerment attraverso lo sviluppo di differenti servizi interni come l’accompagnamento sociale, l’educazione alla genitorialità e all’economia familiare, la formazione professionale e l’orientamento al lavoro, le attività educative per i più piccoli, la promozione del benessere e di stili di vita sani e attivi.
La visione del progetto Borgo Maestro è rigenerare un’abitazione, che si trova del Comune di Santarcangelo al confine con Savignano sul Rubicone, trasformandola in una comunità che si consoliderà in partnership fra i suoi abitanti, Comuni, aziende e organizzazioni del terzo settore, fra i quali sono già in atto collaborazioni per dare risposte ai bisogni delle persone, come ad esempio la gestione dei trasporti, il rifornimento di cibo, la ricerca del lavoro e la creazione di occasioni di socialità.