IL CONSORZIO OSCAR ROMERO COMPIE 30 ANNI

IL CONSORZIO OSCAR ROMERO COMPIE 30 ANNI

L’intervento del presidente Valerio Maramotti pubblicato sulla Gazzetta di Reggio.

martedì 23 giugno 2020

Il 20 giugno 1990 a Reggio Emilia nasceva il Consorzio Oscar Romero, che oggi riunisce una ventina di cooperative sociali reggiane per un totale di un migliaio di soci, 800 lavoratori (tra cui 200 persone con svantaggi), 200 volontari e un valore aggregato della produzione di oltre 28 milioni di euro.

Di seguito, l’intervento del presidente del Consorzio, Valerio Maramotti, pubblicato sulla Gazzetta di Reggio di sabato 20 giugno 2020.

 

Era un mercoledì, trent’anni fa in via Toschi 14 a Reggio Emilia. “Innanzi a me Dottor Gian Domenico Serri notaio in Reggio Emilia ….”.

Da pochi mesi era caduto il Muro di Berlino. Quello stesso giorno, il parlamento tedesco decise di spostare la capitale da Bonn a Berlino e venne scoperto l’asteroide 5261 Eureka. Lo  si legge su Wikipedia che però nascerà undici anni dopo. Le cooperative sociali e i loro consorzi non esistevano: la legge 381 sarebbe stata approvata alla fine del 1991. C’era qualcosa nell’aria e soprattutto, nella realtà. Un movimento che cresceva almeno da un decennio.

“…sono presenti i signori Don Renzo Braglia, La Vigna, Enea Burani, La Quercia, Paola Maria Lomastro Fontanesi, La Collina, Giulio Iotti, Dimora d’Abramo, Paolo Codeluppi, Agape, Roberto Ruini, Il Villaggio, Angelo Grazzi, Ravinala e Mauro Ponzi, Coress…”

Cooperative che venivano da storie diverse: dalle comuni e comunità impegnate nel farsi carico delle tossicodipendenze che soprattutto negli anni ’80 travolsero l’universo giovanile, da esperienze ecclesiali di condivisione e opportunità per i poveri, dai segnali sul tema immigrazione (che esplosero nell’agosto di un anno dopo,  e abbiamo nella memoria l’immagine della nave Vlora attraccata al porto di Bari piena all’inverosimile di ragazzi albanesi), dall’attenzione al Terzo Mondo, dai corsi di formazione professionale per disabili per costruire una prospettiva di inserimento lavorativo, dalla produzione lavoro dove invece erano gli operatori sociali a costruire il loro strumento per lavorare.

“… mi chiedono di ricevere questo atto col quale convengono quanto segue: le Società Cooperative  costituiscono tra loro a mezzo dei rispettivi legali rappresentanti un consorzio sotto forma di una società cooperativa a responsabilità limitata denominata: Consorzio di Solidarietà Sociale “Oscar Romero scrl” con sede in Reggio Emilia Viale Timavo 43. I soci fondatori sottoscrivono ciascuno una quota di lire 200.000 e così in complesso il capitale sociale è di lire 1.600.000.”.

Quel giorno fu nominato il primo consiglio di amministrazione: Enea Burani presidente, Roberto Ruini e Mauro Ponzi vice presidenti, Giulio Iotti e Angelo Grazzi consiglieri e il primo collegio sindacale composto da Oriello Gilioli presidente, Don Renzo Braglia e Lorenzo Tagliaferri sindaci effettivi, Giovanni Cervi e Stefano Tubertini sindaci supplenti. Probiviri: il presidente pro tempore dell’Unione Cooperative (allora Alfonso Colli) e Carlo Bortolani.

All’articolo 2 dello Statuto si leggeva: “Il Consorzio è promosso dal settore provinciale delle Cooperative di Solidarietà Sociale dell’Unione provinciale Cooperative di Reggio Emilia, quale strumento per sostenere e favorire lo sviluppo della cooperazione di solidarietà sociale, su tutto il territorio provinciale e promuovere i valori morali e sociali che sono alla base del Movimento Cooperativo: si ispira pertanto ai principi su cui si fonda tale Movimento ed in rapporto ad essi agisce. Questi principi sono: la mutualità, la solidarietà, l’associazionismo tra cooperative, il rispetto della persona, la priorità dell’uomo sul denaro, la democraticità interna ed esterna.”

Oggi ricordiamo i 30 anni del Consorzio Oscar Romero facendo memoria e celebrando, in questo tempo inedito, quel primo momento per continuare ad essere, attraverso il cambiamento che pensiamo di aver coerentemente scelto e non subito, agenti di sviluppo sostenibile a servizio della comunità. 

 

Ci fondiamo su un patto associativo teso a sviluppare sul territorio “un’impresa a rete” e ci proponiamo il perseguimento dell’interesse generale della collettività alla promozione umana e all’integrazione dei cittadini, attraverso la rappresentanza, la tutela, il sostegno, lo sviluppo e il coordinamento delle cooperative nei rapporti con le istituzioni pubbliche e private, la pubblica amministrazione, le organizzazioni economiche e sociali.

Siamo nati e per molto tempo (dopo un breve periodo in via Codro) siamo rimasti in via Toschi. Oggi siamo nella Polveriera di Reggio Emilia, completamente ristrutturata grazie ad un investimento rilevante, fatto insieme alle nostre cooperative, per recuperare alla città un luogo di vita, di servizio, di confronto aperto con la comunità. Da qui, oggi, diciamo grazie proprio a questa comunità, che ci ha accolto e sostenuto, e ai soci fondatori, che in una stagione non meno complessa di quella attuale seppero unire le diversità in nome di un comune spirito di servizio.

E grazie alla “Gazzetta” per l’ospitalità.

 

Valerio Maramotti

Presidente Consorzio Oscar Romero

#ConsorzioOscarRomero30

 

 

DIDASCALIE IMMAGINI

 

FOTO 1

Enea Burani, primo presidente del Consorzio Oscar Romero, uno dei grandi animatori delle prime esperienze di cooperazione sociale a Reggio Emilia e figura di riferimento, insieme a don Renzo Braglia, del gruppo La Collina, la Quercia, La Vigna, in cui si è unita accoglienza, grande impegno sulle dipendenze e lavoro.

 

FOTO 2-3-4

Mauro Ponzi, Emma Davoli e Valerio Maramotti, i presidenti che si sono succeduti nel tempo.

 

FOTO 5

Giulio Iotti, figura storica della cooperazione sociale reggiana. A lui è riconosciuto un impegno appassionato e straordinario su tutti i fronti del disagio e della povertà e un lavoro straordinario sul tema dell’accoglienza, che lo vide in prima linea già quando ancora i flussi provenivano dall’Est Europa. E’ stato tra i più tenaci promotori del Consorzio Oscar Romero e, all’epoca, era responsabile delle coop sociali in Confcooperative e presidente della Dimora d’Abramo.

 

FOTO 6

Soci e giovani ospiti della cooperativa sociale La Collina negli anni ’90.

 

FOTO 7

Un operatore ecologico della cooperativa L’Ovile nei primi anni 2000.

 

FOTO 8

Un laboratorio socio-occupazionale legato Al Romero nel 1992.

 

FOTO 9

Un’immagine dei primi anni ’90 del centro per disabili Il Castello gestito dalla cooperativa Coress.

 

FOTO 10

La Polveriera di Reggio Emilia, dove ha oggi sede il Consorzio Romero, dopo la ristrutturazione e il recupero portato a termine dal Consorzio e da diverse cooperative sociali aderenti.

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