COOP ARTIGIANA: VALIDA OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE

COOP ARTIGIANA: VALIDA OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE

I soci sono artigiani e sono previste indicazioni dimensionali a seconda del comparto. La promozione congiunta di Confcooperative Romagna e Confartigianato Forlì.

lunedì 9 ottobre 2023

Modello flessibile e strumento agevole soprattutto nella fase iniziale di un’attività imprenditoriale, la cooperativa artigiana si sta rivelando una valida opportunità nel mondo artigianale, potendo godere del regime fiscale e normativo specifico delle cooperative.

Requisito principale per crearla è ovviamente la corrispondenza con la parola artigiana, infatti i soci che le costituiscono devono operare in quel settore. Sono previste anche precise indicazioni dimensionali, a seconda del settore di attività, con la specificità, va ricordato, che la natura giuridica e previdenziale della società si estende sui singoli soci.

A tratteggiare questo rapido identikit della cooperativa artigiana è Pier Nicola Ferri, responsabile del settore Lavoro e Servizi di Confcooperative Romagna, tra i relatori insieme a Roberto Righetti, direttore Linker Romagna, e al direttore generale di Confcooperative Romagna Andrea Pazzi, dell’iniziativa congiunta di Confartigianato Forlì e Confcooperative Romagna che si è tenuta il 21 settembre a Forlì (nella foto).

Il focus sulla cooperativa artigiana come interessante opportunità nella creazione di una società ha messo in evidenza il percorso normativo degli ultimi anni, con riferimento ad alcuni provvedimenti che hanno eliminato ogni preclusione alla sua creazione e alla corrispondente applicazione dei conseguenti regimi fiscali e previdenziali.

Ma la sua storia ha radici lontane. Una prima definizione di questo modello si ebbe nel 1955 dal Comitato Centrale per le cooperative, poi venne definitivamente disciplinato nel 1985 dalla Legge quadro sull’artigianato, che definendo l’impresa artigianale ne prevedeva anche la forma societaria cooperativa.

In particolar modo la cooperativa artigiana è un modello che lo Sportello Impresa di Confcooperative Romagna utilizza nel percorso di creazione dei workers buyout, quando di fronte alla crisi di un’azienda e alla perdita del lavoro i lavoratori decidono di costituire un’“impresa recuperata” in forma cooperativa.

“È un modello molto efficace nel settore edile e delle manutenzioni - precisa Ferri - con vantaggi importanti nella fase iniziale. Abbiamo visto anche cooperative artigiane che nel tempo si sono consolidate e si sono trasformate in cooperative di Produzione lavoro. Naturalmente la cooperativa artigiana può godere del regime fiscale e normativo specifico delle cooperative ed è per questo uno strumento molto interessante”.

L’incontro promosso da Confartigianato Forlì e Confcooperative Romagna, oltre a essere stato un momento di approfondimento per le imprese associate, era rivolto anche aegli iscritti all’Albo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, valido come aggiornamento professionale.

 

Giulia Fellini

Articolo tratto dal numero di ottobre di In Piazza, mensile di Confcooperative Romagna