Cercare di prendersi ulteriormente cura del territorio, presidiandolo e utilizzando la cultura come traino per garantire uno sviluppo economico e sociale da cui tutti possano trarne vantaggio. È questo l’obiettivo della cooperativa di comunità Re_Esistente, costituita lo scorso 28 agosto e che gestisce attualmente il Poggiolo - Rifugio Re_Esistente a Monte Sole, nel territorio comunale di Marzabotto sull’Appennino Bolognese.
“Siamo molto soddisfatti di aver dato vita a questa cooperativa, al termine di un percorso di studio e analisi durato diversi anni” commenta la presidente Nadia Kherrati. “Il nostro obiettivo è quello di continuare ad aiutare l’intero territorio a crescere e a fornire quei servizi di cui ha bisogno, collaborando in maniera attiva insieme alle altre realtà che sono presenti. Solo così, infatti, possiamo prenderci cura dell’Appennino Bolognese e a far sì che sempre più persone ritornino ad abitarlo”.
La cooperativa Re_Esistente è uno spin-off dell’associazione Ozono Factory, la quale gestisce un live club in via Carracci, vicino alla Stazione Centrale di Bologna. Nel 2020 ha vinto il bando per gestire l’attività di ristorazione de Il Poggiolo, dando vita ad una serie di iniziative culturali sempre più apprezzate dalla comunità. Per questo motivo ecco la decisione di dar vita ad una cooperativa apposita per supportare il territorio.
“Sono stati anni di studio che ci hanno permesso di capire le nostre possibilità e quale statuto sociale fosse migliore per noi” spiega Kherrati. “Alla fine grazie al percorso di formazione di Appennino Hub e al supporto di Confcooperative Terre d’Emilia abbiamo costituito la cooperativa che conta di sette soci fondatori oltre a circa una ventina tra dipendenti e collaboratori”.
L’obiettivo della cooperativa è quello di contribuire attraverso il proprio lavoro a creare “uno spazio dove la cultura sia lo strumento per coinvolgere l’intera comunità e generare un miglioramento nella vita delle persone che abitano questi luoghi” commenta Alessandro Ottenga, socio fondatore e manager culturale che aveva già contribuito alla realizzazione di una realtà simile con la Borgata Palaloup, in Piemonte.
Non a caso molti dei membri del consiglio direttivo hanno preso residenza proprio a Marzabotto e dintorni in modo tale da vivere ancor più da vicino le esigenze dell’intera comunità.
Per il futuro il Poggiolo conta di implementare ancora di più “il ruolo dell’agriturismo e del ristorante del rifugio Re_Esistente dando vita ad un proprio orto e ad una produzione di vino interna, valorizzando così i prodotti locali” spiega la presidente Kherrati. Inoltre, la cooperativa vuole mettere in risalto ancor di più l’aspetto culturale. Per questo motivo “è stata creata una iurta dove tenere riunioni e fare piazza mentre sono allo studio un piccolo museo nuovo allestimento multimediale nell’aula del rifugio dedicata a Don Giuseppe Dossetti e un palco eco-sostenibile nell’arena esterna dove tutti gli anni si svolge il concerto del 25 aprile”.
La cooperativa ha però altri due sogni nel cassetto da realizzare: rendere l’intero Poggiolo - Rifugio Re_Esistente accessibile a tutta la comunità, sia per coloro che hanno difficoltà motorie sia per chi non possiede alcun mezzo e ha difficoltà nel raggiungere quindi la cooperativa. “Ci piacerebbe molto riuscire a dar vita alla prima navetta elettrica di comunità per aiutare i bambini e le famiglie che vogliono conoscerci e vivere il Poggiolo. Solo così possiamo aiutare tutta la comunità senza lasciare indietro nessuno” conclude Kherrati.
A cura dell'ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna