Una nuova struttura dove accogliere e dare sostegno alle tante situazioni di fragilità presenti a Forlì e territorio. L’ha realizzata Domus Coop in via Tovini 19/21, dove la cooperativa sociale è già presente con centri diurni e residenziali e dove trasferirà anche la propria sede dopo 39 anni trascorsi nel cuore della città, in via Jacopo Allegretti. Il nuovo edificio è costruito su più piani dedicati a dare nuove risposte ai bisogni sociali del territorio, in pieno spirito Domus. Il piano terra, denominato “Santa Margherita”, è dedicato alle comunità per nuclei mamma-bambino. Il primo si chiama “San Giuseppe” ed è uno spazio per l’autismo. Il secondo e ultimo piano accoglie la sede della cooperativa, che potrà così continuare la sua preziosa attività a favore della collettività all’interno di una struttura moderna e di quello che ormai può considerarsi a tutti gli effetti il quartier generale di Domus Coop.
“L’inaugurazione di questa struttura è il modo migliore per concludere il 40esimo anniversario della costituzione di Domus Coop, perché segna una tappa molto interessante nella nostra storia - sottolinea Angelica Sansavini, presidente della cooperativa sociale forlivese -. Questo progetto rappresenta al meglio il nostro modo di fare, che si basa sulla proattività e la voglia di essere sempre propositivi e sussidiari rispetto ai bisogni delle nostre comunità. La pandemia e le conseguenze della guerra ci hanno rallentato, è vero, ma siamo comunque riusciti a portare a termine in due anni i lavori senza mai fermarci. Si tratta nel complesso di un investimento da 2 milioni di euro a carico della cooperativa, che abbiamo fatto volentieri per la nostra comunità e il nostro territorio, per i quali in tutti questi anni abbiamo fatto tanto. A fine 2023 terminerò il mio impegno con il CdA ma Domus non si fermerà: c’è in atto un interessante cambio generazionale che mi rende molto fiduciosa per il futuro e grata per il cammino percorso insieme”.
L’importante impegno economico sostenuto da Domus Coop per costruire la struttura si è reso possibile grazie al mutuo stipulato con un partner strategico come la BCC ravennate, forlivese e imolese, promuovendo così una vera sinergia cooperativa. La comunità mamma-bambino “Santa Margherita”, che per 20 anni ha avuto sede in via Gervasi, potrà ospitare fino a un massimo di 8 nuclei familiari mentre lo spazio autismo “San Giuseppe” offrirà accoglienza sia residenziale (fino a 8 posti) che in sollievo alle famiglie con ragazzi autistici di maggiore età attraverso attività laboratoriali diurne individuali e a piccoli gruppi (massimo 4 persone). Per l’arredo interno di “Santa Margherita” è stato determinante il sostegno da parte del Lions Club Forlì Host mentre altri contributi privati permetteranno di sistemare lo spazio esterno sul retro, che verrà realizzato entro la primavera del 2024.
Insomma, la sinergia con altre realtà si è rivelata determinante, a partire da quelle del mondo cooperativo. All’evento di inaugurazione, moderato da Paolo Venturi (direttore di AICCON) davanti a oltre 150 persone, sono intervenuti Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative nonché numero uno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, e Giorgio Vittadini, professore dell’Università Milano-Bicocca e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Presenti anche il Vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza, che ha benedetto i nuovi locali, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e la deputata Rosaria Tassinari insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cooperazione (tra cui il il presidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna Antonio Buzzi e il direttore regionale di Confcooperative Pierlorenzo Rossi) e delle categorie economiche.
“Queste nuove case inaugurate da Domus Coop rinnovano, dopo 40 anni, l’impegno della cooperativa a lavorare per includere e accogliere le persone più fragili - sottolinea Gardini - sostenendo le famiglie e proponendosi come un attore fondamentale del welfare comunitario in una relazione proficua con le Istituzioni. Le cooperative sociali operano per ridurre le disuguaglianze e dare dignità a tutte le persone, a prescindere dalle loro capacità e funzionalità; la quarantennale storia di Domus Coop è uno straordinario esempio di questa vera e propria missione”.
“Il tempo dà valore all’operato di Domus Coop - afferma Vittadini -. Quarant’anni fa questa cooperativa sociale era solo una scommessa fatta da alcune donne, oggi è una realtà consolidata sul territorio che risponde al bisogno delle persone in maniera complementare ai servizi offerti dalla Pubblica amministrazione. Questo mette in luce alcuni aspetti. In primis che nella società contemporanea per rispondere alle necessità delle famiglie occorre una cooperazione tra pubblico e privato. In secondo luogo che è possibile la conciliazione tra vita e lavoro anche per chi decide di fare figli e mettere su famiglia. Infine che l’intelligenza delle soluzioni nasce quando si co-progettano insieme delle risposte e non solo quando il Terzo settore viene utilizzato come punto ultimo di realizzazione progettuale, insegnandoci dunque un possibile metodo di azione sociale”.