È un bilancio che mostra segni di sofferenza quello che la cooperativa sociale Asscor di Ravenna ha portato davanti alla propria assemblea delle socie e dei soci lo scorso 12 luglio. A fronte di un aumento di fatturato, che nel 2022 si è attestato a 24 milioni 562mila euro, si è verificata una perdita di esercizio, la prima dopo anni di bilanci positivi. Un fatto che quest’anno è comune a molte imprese del settore e che ha aperto diversi tavoli di discussione a livello regionale e nazionale, perché dovuto al mancato aumento delle tariffe riconosciute ai gestori dei servizi residenziali convenzionati, davanti a un notevole aumento dei costi di gestione.
“Il 2022 è stato per Asscor un anno davvero impegnativo e importante sotto più punti di vista - sottolinea il direttore Fausto Maresi -. Abbiamo ampliato la nostra offerta dei servizi per la popolazione anziana con l’apertura della Rosa dei Venti insieme al Consorzio Solco Ravenna e alla cooperativa Il Cerchio; abbiamo avviato la comunità alloggio di Villa Glicine e preso la gestione della parte sanitaria della Casa Residenza Pallavicini Baronio, tutto a Ravenna”.
Asscor ha all’attivo 600 lavoratrici e lavoratori di cui 420 sono soci della cooperativa. Il personale femminile è pari al 90% del totale. “Abbiamo aumentato il personale e i contratti a tempo indeterminato - continua Maresi -, ma viviamo ancora un importante bisogno di personale specializzato, soprattutto infermieristico, un fenomeno che interessa tutto il territorio nazionale e che sta mettendo in grosse difficoltà le cooperative sociali che gestiscono servizi socio-sanitari. Per ovviare a questo bisogno nel corso del 2022 siamo andati avanti con il progetto di reclutamento di personale infermieristico dall’estero, un’iniziativa che ha richiesto da parte nostra un investimento di 300mila euro per l’inserimento, la formazione, l’accoglienza e l’avvio al lavoro di 25 infermiere e infermieri, provenienti principalmente da Tunisia, India e Albania. La carenza del personale, insieme all’adeguamento delle tariffe per i servizi socio-sanitari accreditati sono le grandi sfide del nostro settore. Bisogna che le soluzioni a queste problematiche vengano trovate in maniera urgente e che siano soluzioni costruttive e di lungo periodo, altrimenti sarà impossibile per noi cooperative sociali mantenere l’equilibrio tra il costo dei servizi e l’erogazione di prestazioni di qualità”.
L’assemblea delle socie e dei soci di Asscor ha rinnovato il consiglio di amministrazione delle cooperative. Ci sono state molte conferme e alcune nuove entrate, tra cui: Arianna Marini, Raffaella Drudi e Sara Gavella. “Oggi abbiamo un consiglio di amministrazione che rappresenta le figure professionali più rilevanti presenti nella nostra cooperativa, dalle oss alle animatrici, infermiere, responsabili dei servizi assistenziali ecc. Questo ci dà modo di avere ben presente le necessità e i bisogni che ci possono essere in ogni tipo di servizio che eroghiamo e avere uno sguardo più completo e diretto sulla nostra realtà”, conclude Maresi.
Il consiglio d’amministrazione insediato ha poi nominato la nuova presidente della cooperativa Asscor, Loredana Miceli (nella foto) - già coordinatrice della Casa residenza Galla Placidia di Ravenna che succede ad Antonio Buzzi - e confermato alla vicepresidenza Costante Emaldi. “Sono molto onorata di questa nomina e di questo riconoscimento - ha sottolineato la neo presidente Loredana Miceli - per me rappresenta una grande responsabilità nei confronti di tutti i soci e i lavoratori di Asscor. L’impegno sarà quello di svolgere al meglio questo incarico, per consentire di portare avanti azioni e proposte che possano andare a vantaggio di tutti e tutte con spirito di cooperazione”.
Nella foto principale, operatrici e ospiti anziani della CRA di San Pietro in Trento (RA) gestita da Asscor.