Crescono fatturato e posti di lavoro di Coopattiva, la storica cooperativa sociale aderente a Confcooperative Terre d’Emilia, nata a Modena 39 anni fa e presente sulle quattro sedi di Modena, Nonantola, Pavullo e Sant’Antonio di Pavullo.
Nel 2022 il valore della produzione ha superato i 2,6 milioni di euro, mentre i dipendenti oggi sono 116, il 60% dei quali persone con forme di svantaggio fisico, psichico o sociale.
“Due anni fa gli occupati erano 83, l’anno scorso 95. Sono numeri che, unitamente all’utile di 1.154 euro, mostrano una cooperativa in salute – dichiara il presidente Arturo Nora, confermato nel consiglio di amministrazione insieme a Giorgio Garuti (vicepresidente), Elena Turrini, Giorgio Sgarbi, Carla Maria Scala, Fabrizio Nini e Roberto Gatta - Pur continuando a operare in un contesto complicato, stiamo affrontando la sfida di una ristrutturazione economica, organizzativa e imprenditoriale”.
Nei giorni scorsi, infatti, Coopattiva ha inaugurato la nuova sede di Modena (in stradello Romano), aperta “per sviluppare il nuovo ramo dei servizi amministrativi da remoto - aggiunge il direttore di Coopattiva Giorgio Sgarbi - Abbiamo investito in un nuovo spazio ampio e funzionale per offrire alle imprese nostre clienti risposte articolate e su misura”.
Ai soci convocati in assemblea per approvare il bilancio, Coopattiva ha presentato anche i nuovi progetti.
Tra questi ci sono il supporto alla nascita della cooperativa di comunità “Frignano vivo”, presieduta da Fabrizio Nini, e la convenzione con la casa circondariale Sant’Anna di Modena per l’attivazione di un laboratorio finalizzato a far lavorare otto detenuti all’interno del carcere.
“Collaboriamo con aziende di vari settori, dalla ceramica alla meccanica, dalla gomma plastica alla grande distribuzione – continua Sgarbi - Forniamo lavorazioni conto terzi, digitalizzazione, servizi amministrativi da remoto, diversity management e counseling, cercando di coniugare le esigenze del lavoratore e del cliente. La nostra mission, infatti, è accogliere le donne e gli uomini in situazioni di svantaggio, promuovendone dignità, inclusione e integrazione attraverso un lavoro “vero””, conclude il direttore di Coopattiva.