Darà vita ad un investimento superiore a un milione e mezzo di euro il contributo assicurato da Fondosviluppo (il Fondo di Confcooperative per lo sviluppo della cooperazione) a 4 cooperative sociali reggiane, ciascuna delle quali ha ricevuto un finanziamento a fondo perduto pari a 60.000 euro, con l’aggiunta di 10.000 euro a testa per l’abbattimento del costo del denaro acquisito da istituti bancari.
Le domande presentate dalle cooperative reggiane aderenti a Confcooperative Terre d’Emilia, curate dal servizio bandi della centrale cooperativa, sono state tutte finanziate grazie alla call di Fondosviluppo (il Fondo in cui annualmente confluisce il 3% degli utili aderenti a Confcooperative) denominata “Welfare e sanità”, finalizzata a sostenere la crescita delle imprese impegnate in questi ambiti, all’innovazione tecnologica, all’innovazione organizzativa e alla sostenibilità ambientale.
Alle cooperative reggiane è stato complessivamente assegnato quasi il 10% delle risorse totali messe a disposizione da Fondosviluppo (3 milioni di euro); “un dato – sottolinea il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, il reggiano Matteo Caramaschi (nella foto in gallery) – che ci pare evidenzi bene la qualità dei progetti presentati da imprese che svolgono un ruolo particolarmente rilevante nell’ambito del welfare reggiano”.
I 280.000 euro complessivi assegnati da Fondosviluppo alla cooperazione reggiana sono andati alle cooperative sociali Casa Gioia, Coress, 3C Salute e Il Pilastro di San Polo, sostenendo un investimento che, come si è detto, supera gli 1,5 milioni di euro.
Casa Gioia (impegnata nella creazione, progettazione e sviluppo di servizi per bambini, ragazzi e adulti con disabilità cognitive e autismo) creerà, nella nuova sede di via Turri, ambienti specifici di terapia, tra i quali anche una stanza multi-sensoriale, una palestra per la psicomotricità e un giardino sensoriale.
La cooperativa sociale Coress (una delle maggiori realtà di settore di Confcooperative, impegnata nel campo dei servizi socio-assistenziali con attività domiciliari e diversi centri residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili), realizzerà un ampio processo di digitalizzazione per l’introduzione di nuovi modelli organizzativi.
Il poliambulatorio 3C Salute – partecipato anche da Confcooperative, Cna, Emilbanca e diverse cooperative sociali – introdurrà nuovo software a sostegno delle attività per gli assistiti, procedendo inoltre all’acquisto di nuove strumentazioni, tra le quali un ecografo portatile, un sistema di radiologia portatile, un holter cardiaco, un holter pressorio e un polisonnografo.
La cooperativa sociale Il Pilastro (che a Pontenovo di Sal Polo d’Enza gestisce la residenza per anziani “Beata Vergine di Pontenovo”, un centro diurno disabili adulti, la scuola per l’infanzia e il nido “Mamma Mara”) realizzerà nuovi locali dedicati al servizio “dopo di noi” e 9 nuovi posti letto per la residenza per gli anziani. La struttura adotterà tutti i criteri di sostenibilità per avere un basso impatto ambientale e sarà dotata di impianto fotovoltaico da 35KWp.
“Grazie ai progetti presentati dalle cooperative sociali reggiane e al sostegno assicurato da Fondosviluppo – conclude il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi – si genereranno ampie e positive ricadute sulla collettività e, in particolare, per tante persone segnate da condizioni di fragilità”.