“È il benessere che porta alla performance”: è all’insegna di questo principio che la cooperativa sociale Progetto Crescere rafforza ed amplia decisamente la propria attività nell’ambito della psicologia dello sport.
Impegnata in campo educativo e sanitario con una equipe multidisciplinare formata da oltre 70 professionisti (psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili, pedagogisti, psichiatri, educatori, psicomotricisti e logopedisti, con 1.700 sedute, in un anno, nell’ambito del supporto psicologico e di psicoterapia assicurate ad adolescenti reggiani e alle loro famiglie), la coop sociale reggiana, infatti, lancia “Skill Mind Sport”, un progetto sostenuto da un’équipe di tre psicologi dello sport e rivolto ad atleti professionisti, dilettanti (sport di base), persone con disabilità, scuole e imprese.
“In ciascuno di questi ambiti – spiega Luca Moratti, psicologo dello sport e coordinatore dell’équipe – esistono specifici modelli di lavoro, ma tutti sono accomunati in primis dall’attenzione alla persona e solo successivamente, alla performance; il benessere personale, diventa così il motore che alimenta la prestazione; tale approccio si può applicare tanto ad atleti professionisti quanto ad allenatori, a portatori di disabilità, a bambini e a ragazzi”.
“Proprio da una condizione di benessere, che significa consapevolezza di sé, delle proprie risorse, dalla scoperta e dallo sviluppo di quelle intrinseche – prosegue Moratti – nasce la performance, che non si limita all’ambito sportivo e che viene considerata nel suo significato più profondo, ovvero la ricerca del miglioramento sotto tutti gli aspetti che possono aiutare a raggiungere i propri obiettivi, siano questi mentali, cognitivi, fisici o relazionali. È questa moderna visione dell’individuo/atleta che diventa il tratto distintivo del nostro modello rispetto alla maggior parte degli approcci di psicologia dello sport in Italia”
Già molto legata agli istituti scolastici reggiani di ogni ordine e grado con i propri servizi educativi e psicologici (e, tra questi, gli interventi sui disturbi specifici dell’apprendimento), Progetto Crescere ha realizzato anche uno specifico rapporto di collaborazione con il Liceo Sportivo all’interno dell’Istituto Spallanzani; “una collaborazione – spiega Giulia Costi, psicologa che ha già collaborato con il Liceo – che riguarda atleti e, soprattutto, insegnanti e candidati alle professione sportive, per accompagnarli ad una visione dello sport che non si concentri esclusivamente sulla motivazione alla prestazione, ma agisca su tanti altri fattori che concorrono ai risultati e consentono un approccio equilibrato anche alle prove più impegnative dei professionisti”.
Grande spazio del progetto di Progetto Crescere è riservato alle persone disabili. “In questo caso – afferma Silvio Giannandrea, psicologo responsabile del servizio Inclusive Skills – lo sport è un vero e proprio “luogo” in cui, oltre ad allenare il corpo, si potenziano diverse abilità trasversali (la capacità di attenzione e concentrazione, la flessibilità cognitiva, l’orientamento) e si sperimentano dinamiche sociali e abilità di relazione che sono importanti per ogni contesto”.
Le progettualità con le società in ambito sportivo agonistico e dilettantistico di “Skill Mind Sport” riservano una particolare attenzione alla relazione tra psicologo sportivo, atleti, allenatori, dirigenti, e familiari di chi è coinvolto in attività sportive.
“È evidente – osserva Moratti – che soprattutto nello sport agonistico, c’è una relazione diretta e intensa con l’atleta, ma questo sguardo più ampio consente non solo di aver cura della persona, ma anche di tutto quel più ampio contesto che influisce sul suo stato di benessere e, conseguentemente, anche sulla performance”.
Nella foto, da sinistra Luca Moratti, Giulia Costi e Silvio Giannandrea.