Sono state prodotte anche nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia le 35 mila ostie e particole usate nelle celebrazioni del Congresso Eucaristico nazionale, che si è aperto a Matera giovedì scorso e si è concluso ieri - domenica 25 settembre – con la messa presieduta da Papa Francesco.
La struttura di Castelfranco è stata coinvolta nella fornitura dall'Ispettore generale dei cappellani delle carceri, don Raffaele Grimaldi, a conoscenza dell’ostificio creato due anni e mezzo fa dalla cooperativa sociale Giorni Nuovi di Modena. Aderente a Confcooperative Modena, la cooperativa è stata costituita nel 2015 da cinque persone che prestano volontariato nelle carceri modenesi da una decina d’anni.
“All’inizio il nostro impegno era squisitamente di natura religiosa, ma i detenuti ci chiedevano con insistenza un lavoro e una casa – spiega Francesco Pagano, presidente di Giorni Nuovi (nella foto in gallery) – Il progetto dell’ostificio è stato appoggiato fin dall’inizio dalla direttrice della Casa di Reclusione di Castelfranco Maria Martone e dall’arcivescovo di Bologna cardinale Matteo Maria Zuppi, che ha finanziato l’acquisto dei macchinari, successivamente donati al carcere dalla cooperativa”.
L’ostificio comprende un’impastatrice, una macchina per le cialde, un umidificatore, una taglierina e una sigillatrice. Alla produzione attualmente lavorano due detenuti (ma presto saranno tre), assunti dalla cooperativa: entrambi sono impegnati per quattro ore al giorno.
“Le nostre materie prime sono farina doppio zero e acqua – aggiunge Pagano – La produzione quotidiana è di circa 25 pacchi da 500 particole e quindici confezioni da 25 ostie usate dal celebrante. Sembra un lavoro facile, invece richiede molta attenzione e scrupolo”.
Il progetto della cooperativa Giorni Nuovi ha ricevuto una buona accoglienza dalle diocesi di Modena e Bologna, sempre attente ai bisogni degli ultimi e dei carcerati. Del resto gli stessi vescovi Castellucci e Zuppi insistono molto sulle opere di assistenza e sostegno.
La produzione e consegna delle ostie e particole non è l’unico progetto gestito dalla cooperativa nelle carceri di Modena e Castelfranco. I detenuti, infatti, realizzano anche presepi artigianali, lavorazioni tessili e assemblaggi per aziende locali.
“Adesso abbiamo l’obiettivo di creare una linea di prodotti alimentari con un marchio proprio che coinvolga anche i detenuti in alcune fasi di lavorazioni – aggiunge Pagano –. I soci e volontari della cooperativa Giorni Nuovi sono impegnati ad aiutare l'uomo che soffre, anche se rinchiuso in un carcere per i reati più diversi, senza però mai giudicare. Diceva don Oreste Benzi che ‘ l'uomo non è il suo errore’. Il nostro l’impegno comprende anche attività di volontariato e sostegno a vasto raggio. Non facciamo, quindi, del semplice assistenzialismo o della carità, ma cerchiamo di creare occasioni di lavoro come strumento di recupero dei detenuti alimentando – conclude il presidente della cooperativa sociale Giorni Nuovo di Modena - i loro sogni e speranze di uomini alla ricerca di un senso della loro esistenza”.