Stefano Lazzarini (nella foto principale) è stato eletto nuovo presidente della cooperativa Ri.Nova con sede a Cesena (FC), in seguito alle dimissioni di Raffaele Drei (nella foto in gallery al centro durante una conferenza di Ri.Nova), dovute alla nomina ad incarichi più gravosi (tra cui la presidenza di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna), dopo aver traghettato la struttura di ricerca attraverso la fusione di CRPV ed Alimos avvenuta a dicembre dell’anno scorso.
La scelta del nuovo presidente è dunque ricaduta su una figura proveniente dal mondo vitivinicolo (Stefano Lazzarini è già presidente della Cantina Forlì Predappio e vicepresidente del Gruppo Caviro), che possa proseguire nel solco degli obiettivi condivisi fra i soci durante il processo di fusione fra Crpv e Alimos e la conseguente strutturazione di un piano industriale funzionale alla loro realizzazione, che dovrà essere portato avanti con rinnovata coerenza e determinazione.
Per raggiungere interamente tali risultati, Ri.Nova intende conseguire un ulteriore rilancio e un salto di qualità, a partire dal rafforzamento di una capacità progettuale che, anche tramite linee di finanziamento pubbliche e bandi, vada a rapportarsi in maniera sempre più stretta con le esigenze del sistema produttivo, per rispondere ai più avanzati bisogni delle filiere agricole e agroalimentari, definendo e realizzando percorsi di ricerca e sperimentazione che rispondano alle sfide del futuro sul versante della qualità delle produzioni, della sostenibilità e dell’applicazione di nuove tecnologie alle filiere agricole e agroalimentari. Validando e promuovendo, in sostanza, innovazioni capaci di fornire alle imprese del settore gli strumenti necessari per continuare a vincere le sfide che i mercati continuamente impongono.
A tali attività si affianca una rinnovata azione sul versante comunicativo e divulgativo, in grado di “raccontare” al territorio e alla società nel suo complesso, l’impegno dei produttori agricoli per lo sviluppo di filiere improntate a principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con riferimento particolare alla qualità dei prodotti (anche rispetto al loro valore nutrizionale), all’attenzione all’ambiente e alla biodiversità e all’impegno sul fronte del contrasto al mutamento climatico. Quindi un’attività comunicativa mirata non solo agli attori della filiera, ma anche verso consumatori sempre più attenti e informati, allo scopo di valorizzare le produzioni, all’interno di una visione che intende favorire il diffondersi di una cultura alimentare fondata sul consumo consapevole e la sana alimentazione.