Si è tenuta martedì 30 agosto la conferenza stampa di presentazione di “Gherardi, il villaggio del cinema”, il piccolo borgo nel Comune di Jolanda di Savoia (FE), territorio figlio dei grandi lavori di bonifica che nel basso ferrarese ebbero inizio nel 1872. “Obiettivo del progetto è contribuire a ripopolare e rigenerare Gherardi attraverso la creatività delle nuove generazioni – dicono gli ideatori e promotori Stefano Muroni e Valeria Luzi, fondatori della Filiera creativa “Ferrara città del Cinema” e anche della Scuola d’arte Cinematografica Vancini di Ferrara – in cui si possa vivere in piena sostenibilità e partecipazione tra singoli, famiglie, aziende, enti pubblici”.
“Confcooperative Ferrara da tempo si occupa di sviluppo di territorio, coordinando anche dal punto di vista tecnico progetti di questo genere nelle nostre aree interne” dice il direttore Ruggero Villani. “Sostenere, quindi, Il villaggio del Cinema, ci è parso naturale. Una idea visionaria e folle, il riconoscimento della storia e della identità di queste terre divengono parte integrante di un progetto culturale ed economico che va oltre il nostro Paese, questo è quello che la nostra Associazione vuole e deve fare sempre di più”.
“La forza delle idee – continua Villani - è quello che dobbiamo osservare quando sosteniamo qualcuno o qualcosa, se le idee sono deboli, senza anima e cuore, difficilmente avranno la potenza per farsi conoscere ed avere poi una ricaduta importante, per questo insieme ad ACER Ferrara, Comune di Jolanda, Bonifiche Ferraresi, Secis e alcuni privati gherardesi sosteniamo il registra Stefano Muroni e questo progetto pilota di livello nazionale”.
L’intenzione è trasformare la località Gherardi in un vero e proprio villaggio del cinema: uno studentato per provare le scene, montare cortometraggi scolastici, scrivere le future sceneggiature, vivere insieme relazioni e un set cinematografico. Una sorta di “palestra per l’attore” un luogo dove possano vivere, per studiare, provare, fare montaggi nella sala con più postazioni, etc. aule per la formazione, ricavate attraverso il recupero di un immobile in disuso, un ristorante non solo per gli studenti che vivono nel villaggio per curiosi e turisti che si fermeranno a curiosare. Ripopolare aree depresse, legando arte, cultura, cinema, paesaggio e comunità, partendo dalla realizzazione dei primi murales sul cinema famoso nel mondo: questo è il progetto “Gherardi, il villaggio del Cinema”.
Da giovedì 1 a lunedì 5 settembre una squadra di street artist realizzerà nel borgo cinque murales ispirati ad altrettanti film collegati al territorio: "La neve nel bicchiere" di Florestano Vancini, "Riso amaro" di Giuseppe De Santis, "La donna del fiume" di Mario Soldati, "Il giardino dei Finzi Contini" di Vittorio De Sica e "E. T. - L'extraterrestre" di Steven Spielberg.
Nella foto principale, i partecipanti alla presentazione dell’iniziativa. Nelle foto in gallery un momento della conferenza stampa di presentazione e il direttore di Confcooperative Ferrara Ruggero Villani con il promotore dell’iniziativa Stefano Muroni.
Fonte: Ufficio Stampa Confcooperative Ferrara