CENTRI ESTIVI, FIRMATO IL PROTOCOLLO A FERRARA

CENTRI ESTIVI, FIRMATO IL PROTOCOLLO A FERRARA

La soddisfazione di Confcooperative Federsolidarietà: “Siamo un attore fondamentale del sistema integrato di welfare”.

giovedì 14 maggio 2020

Comune, sindacati, Confcooperative Ferrara e Legacoop Estense hanno delineato le linee guida e siglato il protocollo per permettere le aperture dei centri estivi nel capoluogo estense. Linee guida per garantire il servizio rispettando la sicurezza di operatori, bambini e famiglie

Chiara Bertolasi,  vice presidente e coordinatrice di Confcooperative Federsolidarietà Ferrara, esprime “soddisfazione per l’azione sinergica con Comune e Organizzazioni sindacali. La cooperazione è uno degli attori fondamentali del sistema integrato di Welfare e la sua capacità di dare risposte ai bisogni è importante per sostenere le fasi di ripartenza delle nostre comunità”

Le parti si impegnano “a trovare soluzioni che possano conciliare le esigenze sanitarie, il benessere psicofisico di bambini e ragazzi provati da settimane di reclusione forzata, e la conciliazione tra cura e lavoro delle famiglie, nell’ottica di contrastare povertà educative, favorire occasioni di socializzazione e di crescita e consentire alla nostra comunità di ripartire”.

Il protocollo prevede, tra le altre cose, che venga ridefinito il rapporto numerico tra bambini e operatori, che vi sia una identificazione degli spazi necessari, ma anche nuove regole per l’accoglienza dei minori, per il pasto, per le eventuali uscite e per il ricongiungimento con i familiari, fasi delicate in questo momento storico caratterizzato dalla necessita di applicare misure per prevenire i contagi.

Si prevedere una adeguata dotazione di dispositivi individuali di protezione per consentire al personale di lavorare in sicurezza e sono indicate modifiche al regolamento pediatrico per renderlo maggiormente aderente alle nuove disposizioni legislative.

Dovrà essere specificato quale e quanto personale, privato e pubblico, verrà utilizzato e come le dotazioni organiche verranno implementate, anche e soprattutto in prospettiva della riapertura dei servizi educativi e scolastici a partire dall’anno educativo 2020/2021.

La riorganizzazione dei servizi prevede l’attivazione di “modalità alternative e innovative” di gestione dei bambini nei centri estivi: sarà una sperimentazione nel pieno rispetto dei criteri di sicurezza e tutela della salute necessari sia per educatori che per i bambini e le loro famiglie, cercando soluzioni bilanciate che tengano conto di spazi attrezzati, ingressi contingentati per i nuclei familiari, mantenimento del distanziamento fisico preservando il bisogno di socialità. I programmi verranno decisi dal Coordinamento pedagogico territoriale, che dovrà delineare e condividere con gli operatori e con i gestori privati procedure e punti di attenzione.

È prevista anche la creazione di gruppi specifici dedicati per svolgere attività di supporto per il recupero di competenze che potrebbero, in alcune situazioni, non essere state sostenute in maniera idonea con la didattica a distanza: in questo modo di cercherebbe di evitare dinamiche di dispersione ed esclusione scolastica.

“In questo momento tanto difficile – commenta l’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti con la quale Confcooperative Ferrara ha instaurato una proficua collaborazione – è nostra intenzione garantire a chi ha dei figli un supporto nella gestione familiare e la possibilità di tornare al lavoro in piena tranquillità. Dopo i grandi sacrifici che le famiglie hanno dovuto sopportare in queste settimane di lockdown, la sistemazione dei figli minori, soprattutto se in tenera età diventa un aspetto fondamentale della ripartenza, senza il quale non può esistere una vera rinascita dell’economia né un ritorno alla normalità. Abbiamo voluto condividere la progettazione e la realizzazione dei campi estivi con i principali soggetti del territorio per essere certi di creare un servizio capace di offrire a tutti le stesse garanzie, in termini di qualità, di sicurezza e di approccio didattico e la sottoscrizione di questo protocollo condiviso, in uno degli ambiti più delicati toccati dall’emergenza coronavirus, è motivo di grande soddisfazione per il Comune di Ferrara. Le linee guida che abbiamo impostato andranno ora concretizzate in procedure e protocolli operativi adeguati alle nuove necessità sanitarie e pedagogiche, ma siamo certi che le competenze e le volontà messe in campo per questo progetto sinergico daranno i risultati sperati”.