Rinnovi degli organi di federazione per Confcooperative Piacenza. In particolare per le cariche dei rappresentanti di tre importanti federazioni provinciali che costituiscono, assieme ad altre, il composito mondo della cooperazione piacentina. Ciò in vista delle elezioni dei consiglieri regionali prima, e nazionali poi, che vedranno l’evento conclusivo a Roma entro l’estate. Il rinnovo ha interessato le seguenti federazioni: Confcooperative FedAgriPesca, che raggruppa le cooperative agricole, forestali e ittiche; Confcooperative Federsolidarietà che accoglie tutte le imprese che operano nel sociale, nella cura della persona e nell’inserimento lavorativo; Confcooperative Lavoro e Servizi, che unisce le cooperative che forniscono appunto lavoro e servizi alle imprese.
Come ha spiegato il presidente di Confcooperative Piacenza Daniel Negri nell’aprire i lavori dell’assemblea provinciale per il rinnovo cariche, il mondo cooperativo piacentino è vivace ed attivo su diversi fronti, rispondendo in modo elastico ai bisogni della società, come è sua vocazione. Non mancano tuttavia le criticità date dall’impatto della pandemia prima, e dal rincaro dell’energia e delle materie prime poi, evento che ha di poco anticipato l’altra enorme nube che si addensa sul futuro della nostra società, il conflitto in Ucraina, che preoccupa in primis per gli aspetti umanitari e sociali e, subito dopo, per quelli economici.
Successivamente i lavori sono proseguiti separatamente, federazione per federazione. Il mondo agricolo, rappresentato in FedAgriPesca, ha sottolineato, tramite il proprio presidente Francesco Rastelli, la tenuta e la solidità dei tradizionali settori provinciali, quali quello lattiero-caseario e vitivinicolo, ma ha al contempo espresso fortissime preoccupazioni per il costo esorbitante dell’energia e delle materie prime (fertilizzanti, mangimi, sementi, …) e per la penuria di piogge che, da fatto contingente, assume i contorni di vero e proprio effetto del mutamento climatico. Il gruppo Lavoro e Servizi, come ha sottolineato il neo presidente Samuele Bortolotto, ha invece registrato come il mondo che rappresenta si vada via via arricchendo di nuove modalità di fare impresa. Nascono e si diffondono infatti le cooperative fra professionisti, che si affiancano quindi allo zoccolo duro finora rappresentato, in modo maggioritario, dalla logistica e dai servizi connessi. Nuove opportunità quindi per formule aziendali più snelle, innovative e con addetti ad elevato grado di scolarizzazione e specializzazione. Piero Solenghi, presidente di Federsolidarietà, ha rimarcato la soddisfazione per la buona partecipazione all’assemblea e per l’accoglimento della proposta formulata dal rappresentante dei giovani cooperatori provinciali, Samuele Risoli, di incentivare, all’interno dei vari consigli di amministrazione, e trasversalmente ai vari settori, una più forte partecipazione e coinvolgimento appunto dei giovani. Assieme alla preoccupazione per la contingente situazione (pandemia non conclusa, costi energetici, guerra, …) si è anche colta una grande voglia di fare e la consapevolezza del contributo di innovazione che le imprese sociali offrono sul versante del welfare delle famiglie.