A Ferrara crescerà un nuovo bosco: è il BancaBosco, nato sabato scorso grazie all’iniziativa promossa dalla Federazione BCC dell’Emilia-Romagna e dalle Banche di Credito Cooperativo operanti sul territorio estense (Banca Centro Emilia e Emil Banca), in collaborazione con Legambiente Ferrara. 100 giovani alberi sono stati messi a dimora dagli studenti del Polo Scolastico Agroalimentare Estense Vergani-Navarra di Ferrara e dai giovani soci delle Banche di Credito Cooperativo coinvolte nel progetto. Al centro dell’iniziativa un’area con una storia complessa e oggi oggetto di recupero ambientale, ripristino e riqualificazione: l’Area di Riequilibrio Ecologico “Schiaccianoci”, in via dei Gerani.
“Il BancaBosco nasce come contributo dei giovani soci e socie delle Banche di Credito Cooperativo del territorio alla lotta al cambiamento climatico – spiega il presidente della Federazione BCC dell’Emilia-Romagna, Mauro Fabbretti -. Quello di Ferrara è il terzo che nasce in regione, dopo le piantumazioni di Ravenna e Rimini: siamo orgogliosi di poter intervenire a sostegno di un’area oggetto di grande volontà di riqualificazione e tutela come lo “Schiaccianoci”. Le BCC sono banche di comunità che credono nei gesti concreti: essere vicini al territorio, oggi, significa farsi carico anche della sfida ambientale consci che, creando sinergie virtuose si raggiungono risultati importanti. Ecco perché siamo orgogliosi di avere un partner autorevole come Legambiente al nostro fianco: lavorando insieme si fa il bene del territorio e delle persone che lo abitano. Siamo lieti di poter donare questi alberi e il BancaBosco a tutti i cittadini di Ferrara”.
I lavori di preparazione e di piantumazione sono stati coordinati dal Circolo Legambiente Ferrara, già protagonista di un precedente intervento nell’area: “Siamo convinte che la scelta d'inserire ulteriori 100 specie arbustive e alberi – spiegano Paola Fagioli, direttore di Legambiente Emilia-Romagna e Arianna Forlani, responsabile del circolo estense -, oltre a quelle posizionate a dicembre 2021, possa concorrere a recuperare, ripristinare e riqualificare un ambiente naturale di riconosciuto valore, tutelare specie animali e vegetali presenti, aumentare la biodiversità, preservare le caratteristiche paesaggistiche proprio per dare un chiaro messaggio di educazione ambientale”.
Un messaggio con una valenza ancora più forte in considerazione della particolare storia dell’area di intervento: “Nel 1800 quest’area era destinata ad alimentare una fornace locale fornendo argilla per la produzione di manufatti – spiega Paola Fagioli -. I prelievi lasciavano grosse buche che venivano riempite con scarti di lavorazione. Dopo la seconda guerra mondiale e fino agli anni ‘80, a queste discariche furono destinate anche sostanze pericolose e inquinanti, provenienti dall'impianto petrolchimico situato a nord ovest della città. Con la chiusura della fornace l’area fu colonizzata da vegetazione selvaggia e solo l’istituzione dell’Area di Riequilibrio Ecologico consentì l’avvio di un processo di bonifica falde inquinate: a oggi, è attivo un complesso sistema di raccolta e asportazione del percolato per evitare che le sostanze inquinanti continuino a scendere nel sottosuolo”.
Tanti i giovani in campo: dagli studenti del Polo Scolastico Agroalimentare Estense Vergani-Navarra di Ferrara ai giovani socie e soci delle BCC: “Crediamo fortemente nel progetto BancaBosco – commenta la coordinatrice regionale dei gruppi giovani soci Chiara Bedei –: l’iniziativa nasce dalla Rete Nazionale Giovani Soci del Credito Cooperativo e siamo orgogliosi della scelta della nostra Federazione regionale di estendere il progetto anche su Ferrara, dopo le piantumazioni di Ravenna e Rimini. I boschi dei giovani soci delle BBC saranno un segno tangibile del nostro impegno sui temi ambientali. E di certo non l’unico”.
Il progetto BancaBosco
L’iniziativa della Federazione delle BCC dell’Emilia-Romagna nasce dalla collaborazione tra Federcasse - Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali e Legambiente in occasione della Festa dell’albero organizzata lo scorso novembre da Legambiente e inserita nell’ambito di Life Terra, il progetto europeo cofinanziato dal programma LIFE della Commissione europea che si prefigge l’importante obiettivo di piantare 500 milioni di alberi nei prossimi 5 anni. Life Terra vede impegnate 15 organizzazioni in 8 diversi paesi europei, e Legambiente è l’unico partner italiano.