Integrare la valutazione dei fattori di sostenibilità di imprese e partite Iva nel processo di decisione del credito ed offrire alle aziende la possibilità di ottenere un rating ESG che ne certifichi la solidità dal punto di vista delle performance ambientali, sociali e di governance. Promuovere la transizione ecologica di famiglie e mondo produttivo, indirizzare investimenti verso la finanza etica, garantire risorse, formazione e consulenza al Terzo Settore, definire politiche del personale che non pongano ostacoli alla parità di genere e gestire i propri impatti ambientali, diretti e indiretti, a partire dalla mobilità e dall’efficientamento energetico delle sedi.
Questi sono alcuni degli 87 obiettivi che Emil Banca ha messo nero su bianco nel suo primo Piano di Sostenibilità triennale approvato dal Consiglio d’amministrazione alla fine del 2021 e che ora verrà integrato nel piano strategico della Banca, inserendo così i temi dell’Agenda Onu 2030 in ogni aspetto organizzativo e di governance di una delle Banche di Credito Cooperativo più grandi d’Italia, presente in tutta l’Emilia, da Bologna a Piacenza, passando per Modena, Reggio, Parma e Ferrara e con una presenza anche nel mantovano.
Il Piano è stato presentato questa mattina allo Spazio MUG di Bologna, alla presenza del presidente di Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini (nella foto).
Non propositi ma veri e propri obiettivi, misurabili e valutabili nel tempo attraverso parametri coerenti, che determinino le scelte di amministratori, dirigenti, manager e di tutti i collaboratori.
Gli 87 obiettivi sono stati declinati dai 27 impegni che la Banca si è assunta in relazione a nove aree tematiche, in cui si declinano le tre dimensioni della sostenibilità (economica, ambientale e sociale): crediti, famiglie, imprese, agricoltura, terzo settore, Start Up, soggetti con necessità di inclusione finanziaria, personale della Banca, impatti ambientali diretti.
Per ogni area tematica è stata analizzata la situazione attuale, sono stati assunti impegni precisi e sono stati fissati gli obiettivi da attuare in una tempistica definita.
Le famiglie, per esempio, che sono l’85% dei circa 180 mila clienti Emil Banca, hanno già oggi il 35% dei loro investimenti in fondi impegnati nella finanza socialmente responsabile. In questo caso, un impegno che la Banca si è assunta è quello di promuovere la destinazione del risparmio dei clienti in strumenti di investimento con caratteristiche ESG, con gli obiettivi di potenziare il catalogo prodotti e di realizzare, a partire già da questo 2022, iniziative di informazione e sensibilizzazione su questi temi verso la clientela. Dal 2021 ben 26 consulenti privati hanno acquisito, con un percorso formativo con esame, la certificazione ESG Advisor.
Emil Banca conta quasi 13 mila imprese clienti, in larghissima parte di piccola e media dimensione, con quasi 2 miliardi di euro di crediti a fine 2021. Il Pnrr e la crescente attenzione anche normativa verso questo settore spingono le PMI a ripensare al proprio modo di fare impresa e come valutare le proprie performance. In questo senso, l’impegno della Banca è quello di consolidarsi come punto di riferimento per le imprese del territorio, accompagnandole e supportandole in un processo di trasformazione e sviluppo nella prospettiva indicata dall’Agenda 2030. Con l’obiettivo, tra gli altri, di definire, entro il 2023, il posizionamento di un’impresa rispetto alle tematiche di sostenibilità, tenendone conto nelle diverse fasi di sviluppo del rapporto.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, Emil Banca, che già oggi acquista solo energia elettrica certificata da fonti rinnovabili, si impegna a ridurre le emissioni di gas serra derivanti dalla propria attività aziendale. Con l’obiettivo, entro il 2024, di riqualificare le sedi più energivore e di formalizzare, fin da subito, una policy che espliciti i criteri di sostenibilità ambientale da adottare in caso di apertura di nuove sedi. Nei prossimi mesi, per dare seguito a questo obiettivo, aprirà la prima filiale della Banca a saldo energetico positivo.
LE DICHIARAZIONI DEGLI INTERVENUTI
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, STEFANO BONACCINI
"Gli obiettivi fissati dall'Agenda 2030 dell'Onu sono fra gli assi portanti del Patto per il Lavoro e per il Clima che, come Regione, abbiamo siglato insieme a tutte le realtà sociali, datoriali e istituzionali dell'Emilia-Romagna. In particolare, la transizione ecologica e quella digitale sono i due pilastri delle nostre politiche, non a caso al centro anche del piano Next Generation varato dall'Unione Europea. Si tratta di sfide non più rinviabili, che vogliamo affrontare per rendere la nostra società più equa e solidale, sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. E' un dovere che abbiamo verso le nuove generazioni e l'impegno di Emil Banca a fare propri questi obiettivi è molto positivo. Una scelta non scontata che conferma ancora una volta il senso di responsabilità e attaccamento alle comunità di Emil Banca, da sempre un partner importante per il nostro territorio. Sono certo che lavoreremo bene insieme come abbiamo sempre fatto”.
IL PRESIDENTE DI EMIL BANCA, GRAZIANO MASSA
“La coesione sociale, la crescita responsabile e sostenibile del territorio e la scelta di operare per il bene comune sono da sempre i valori che animano le Banche di Credito Cooperativo, nate 130 anni fa con un preciso obiettivo sociale esplicitato nello statuto di ogni cooperativa di credito. - ha spiegato il Presidente di Emil Banca, Graziano Massa - Per noi i temi della sostenibilità non sono nuovi, ma d’altra parte l’aggravarsi della situazione ambientale e sociale mondiale richiede azioni sempre più efficaci. Le istituzioni finanziarie sono chiamate a svolgere un ruolo centrale nell’esecuzione del Green Deal europeo e l’Autorità Bancaria Europea ha già fornito indicazioni importanti e impegnative rispetto a nuove normative che tenderanno ad includere le questioni di sostenibilità nella gestione dei rischi. Per una Banca come la nostra questo scenario comporta non solo intervenire sulle proprie modalità di funzionamento, ma anche impegnarsi per promuovere e sostenere il cambiamento delle comunità in cui opera, a partire dai propri soci e clienti”.
IL VICE-PRESIDENTE DI EMIL BANCA, GIAN LUCA GALLETTI
“Già nel 2018 è stato creato, all’interno del Consiglio di Amministrazione, un Comitato dedicato ai temi della sostenibilità, da me presieduto, che ha delineato un percorso di sviluppo pluriennale di cui la prima tappa è rappresentata dall’elaborazione di un Piano triennale di sostenibilità. Partendo da un diffuso processo di analisi e dagli “elementi di sostenibilità” già presenti nella nostra operatività, sono stati individuati, con il supporto tecnico di Nomisma e Seneca, gli aspetti che richiedono interventi di cambiamento e sviluppo, anche per quanto riguarda le competenze del personale. - ha spiegato il vice presidente Emil Banca, Gian Luca Galletti - Il Piano di sostenibilità è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 dicembre 2021. Nel corso del 2022 verrà avviata la fase di attuazione delle sue previsioni e verrà effettuata la loro integrazione nel complessivo Piano strategico della Banca. Si provvederà anche a precisare le metriche di misurazione, puntando in particolare a individuare ambiti e metodologie per una valutazione dell’impatto determinato. Queste azioni si intrecceranno con la partecipazione al processo di elaborazione del nuovo Piano di sostenibilità del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, di cui Emil Banca fa parte”.
IL DIRETTORE GENERALE, DANIELE RAVAGLIA
“La nostra Banca ha sempre fatto vanto della coerenza tra il proprio modo di operare e i principi mutualistici e solidali del Credito Cooperativo, dimostrando di essere motore per la crescita equa e sostenibile delle comunità in cui è inserita. Le sfide alle quali ci troviamo di fronte ci impongono però un cambio di passo, che speriamo sia condiviso da sempre più realtà economiche, locali e nazionali. Oggi servono scelte coraggiose, come quella di considerare la sostenibilità come obiettivo di ogni funzione e aziendale. - ha dichiarato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia - La nostra Banca da lungo tempo si sta muovendo su questi temi, ciò non ostante sarebbe sbagliato e presuntuoso sentirsi a posto o pensare di essere in linea una volta per tutte. La sostenibilità è un processo. Come tale va ripreso, portato avanti, approfondito giorno per giorno. Noi lo abbiamo riconosciuto integrando gli obiettivi dell’Agenda 2030 nelle strategie aziendali e nella pianificazione triennale”.