Un’ambulanza nuova e fiammante completa delle strumentazioni più moderne: è questo il dono che CLAI ha deciso di fare alla propria comunità, consegnandola al servizio di Emergenza Territoriale 118 dell’Ausl di Imola, integrato nella UOC di Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza, per celebrare nel modo migliore i suoi primi splendidi sessant’anni di vita.
La cooperativa agroalimentare di Sasso Morelli è nata infatti il 19 marzo 1962, giorno di San Giuseppe, Patrono dei lavoratori: una data ricca di significato, scelta non a caso per evidenziare la forza e la centralità dell’impegno sociale dei cattolici sul territorio. E d’altra parte quella di CLAI è una storia di passione, dedizione e tenacia che si traducono in impresa quando un gruppo di giovani mezzadri impegnati a prestare la loro manodopera per le grandi proprietà agricole decide di dar vita a una realtà in grado di offrire migliori prospettive di lavoro e sviluppo per l’intera comunità. Il principio da valorizzare al massimo fin dall’origine è stato dunque quello, tuttora fondamentale, della mutualità, nella forma che più la rappresenta, cioè la Cooperativa. La persona e i suoi legittimi desideri di felicità devono sempre essere posti al centro di ogni attività.
Ed è proprio su questo principio che ha preso forza l’idea di donare un’ambulanza. “Un mezzo che si rivelerà senz’altro utilissimo per il Servizio di Pronto Soccorso di Imola – sottolinea infatti il presidente CLAI Giovanni Bettini –, ma che è anche altamente simbolico: l’ambulanza è il mezzo della prossimità alla persona nell’emergenza; quello che interviene prontamente nei frangenti delicati della vita umana. Quando più si è precari, vulnerabili, e ci si affida alle mani generose e competenti di altre persone che ci possono guidare, in questo caso anche letteralmente, sulla strada della salvezza e della successiva rinascita. L’ambulanza, insomma, come simbolo di “speranza” e di “condivisione”. Due parole splendide, che, ne sono certo, accompagneranno il cammino di CLAI anche per i prossimi 60 anni”.
Si tratta di un progetto nato in CLAI ben prima dell’emergenza pandemica, “ma che oggi si arricchisce ancor più di significati – aggiunge il presidente CLAI –. C’è da parte nostra, attraverso questo dono, anche il desiderio di manifestare concretamente la gratitudine a medici, infermieri e operatori sanitari a tutti i livelli per il loro operato quotidiano nel servizio di cura alle persone più fragili della comunità e per il loro impegno e abnegazione davvero straordinari in questi ultimi due anni”.
La consegna al Servizio UOC 118 di Pronto Soccorso ed Emergenza Ausl di Imola delle chiavi dell’ambulanza – il cui valore totale è pari a circa centomila euro – è avvenuta sabato 19 marzo nella splendida cornice di Villa La Babina, centro direzionale della cooperativa agroalimentare.
È stata una grande giornata di festa aperta dalla Santa Messa celebrata da Monsignor Giovanni Mosciatti, Vescovo della Diocesi di Imola. Sono stati poi gli interventi di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Marco Panieri, Sindaco di Imola, e Andrea Rossi, Direttore Generale Ausl di Imola, a dare pienamente il senso di questo passaggio così importante per una cooperativa che fa del suo legame col territorio uno dei suoi maggiori tratti distintivi.
DICHIARAZIONI
Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna
“Oggi celebriamo una doppia ricorrenza: i sessant’anni di un’azienda che dà lavoro e prestigio a questa comunità, e i trent’anni del 118. Un servizio di emergenza prezioso, di cui abbiamo sperimentato l’importanza anche in questi anni così difficili della pandemia, ma che ogni giorno dà prova senza sosta del proprio valore insostituibile. Soccorrere chi ha bisogno, spesso in momenti delicatissimi della vita, è ciò che unisce nello stesso sforzo professionisti, operatori e volontari che fanno funzionare il 118. Ed è proprio questa rete di cooperazione che funziona: pubblico e privato, associazionismo e sistema sanitario insieme per migliorare sempre più l’assistenza ai cittadini. La donazione di questa ambulanza, per cui ringraziamo di cuore la CLAI, è un segno tangibile non solo di grande generosità, ma anche del senso di comunità che la nostra terra è capace di esprimere”.
Andrea Rossi, Direttore Generale dell’AUSL
“Viviamo in un territorio in cui il legame tra le Aziende e la comunità è particolarmente solido e oggi vediamo concretamente cosa e quanto questo significhi. Ringraziamo la CLAI per aver voluto celebrare questa importante ricorrenza aziendale con un dono per tutti i cittadini del nostro Circondario e per l’ulteriore valore di riconoscenza a tutti gli operatori sanitari della nostra Azienda che si sono oggettivamente spesi tantissimo per contrastare, in questi due anni, le varie ondate pandemiche che si sono succedute. Tra questi, i professionisti del 118, che sono sempre la prima linea di intervento sanitario, ma che durante la pandemia, in particolare nelle primissime fasi in cui erano davvero poche ed incerte le informazioni sul virus e sulle modalità di contagio, sono entrati nelle case di chi aveva bisogno di loro mettendo davanti a tutto la loro missione di soccorso e dimostrando una professionalità davvero encomiabile. Per questo gruppo professionale, fatto di medici, infermieri ed autisti soccorritori, questa esperienza è stata certamente difficile, dolorosa e faticosa, ma ha anche costituito un’importante opportunità di crescita di gruppo. Siamo perciò grati a CLAI per aver voluto riconoscere l’importanza di questo servizio per la comunità, per averlo voluto arricchire con il dono di questo nuovo e modernissimo mezzo sanitario. A questo dono rispondiamo con il nostro impegno a fare sempre di più e sempre meglio, per portare assistenza e cura, con tempestività e competenza, a tutti i nostri cittadini, su tutto il nostro territorio”.
Marco Panieri, sindaco di Imola
“Quello che oggi la CLAI festeggia è un traguardo molto importante: sessant’anni di attività si raggiungono solo se alle capacità professionali, cooperative e imprenditoriali si uniscono il cuore, la passione e l’amore per il proprio lavoro e per la propria comunità. Tutto questo fa di CLAI un’eccellenza nel panorama produttivo del settore agroalimentare, che ha sempre saputo credere e investire nei giovani, nell’innovazione e nella sostenibilità ambientale, per creare migliori condizioni di lavoro e opportunità per tutto il territorio. La scelta di donare un’ambulanza alla nostra Ausl costituisce un gesto di grande generosità, che declina in modo ottimale il senso di mutualità e lo spirito cooperativistico a favore di tutta la comunità, che animano CLAI. A tutti i soci ed a tutti i lavoratori formulo i migliori auguri per questo traguardo e un grazie speciale per questo dono che va nella direzione del prendersi cura di chi più ha bisogno, nel momento dell’emergenza. Un gesto che ci fa avere fiducia nel futuro, in una ripartenza all’insegna di una rafforzata coesione sociale”.