È un progetto che già dal nome mira a includere e salvare, quello della cooperativa sociale Arca di Noè di Bologna, che a novembre ha compiuto 20 anni e alla quale l’età sembra non pesare: “Oggi come allora miriamo ad essere innovativi e ad aver chiara la nostra missione, quella che ci consegna l’adesione alla forma della cooperativa sociale e ai suoi valori” spiega il presidente, Stefano Marchioni (nella foto in gallery). “Abbiamo voluto celebrare i 20 anni di Arca di Noè, avviando una riflessione su noi stessi – continua – l’inclusione è stata la cifra della nostra identità e la ragione che giustifica gli sforzi fatti”.
Nei due decenni che l’hanno vista crescere, Arca di Noè, che ha sede a Granarolo dell’Emilia, in provincia di Bologna, ha dato forma a percorsi di inserimento lavorativo dedicati a persone disabili o in difficoltà, si è occupata di accogliere rifugiati e richiedenti asilo, insegnando loro la lingua italiana, primo strumento di integrazione, e favorendone la ricerca di lavoro. “Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare, ma consapevoli dell’esigenza di fare ancora di più. La pandemia ha inasprito le diseguaglianze e reso più acuto il disagio di molti: di cooperazione sociale oggi c’è bisogno più che mai e noi vogliamo esserci” assicura Marchioni. “È per favorire una riflessione su questi temi che intendiamo avviare una serie di eventi che ci aiutino a parlare di futuro dalla prospettiva della cooperazione sociale: non si tratterà di incontri autocelebrativi, ma di occasioni di confronto e sensibilizzazione” spiega.
Non è consueto per una cooperativa sociale occuparsi di energie rinnovabili: “L’Arca di Noè è impegnata su questo fronte da quando nel 2008 ha contribuito a fondare il Consorzio solare sociale, in collaborazione con Pictor, altra cooperativa sociale” spiega il presidente. “Da allora ad oggi – continua – abbiamo installato oltre 2 megawatt di impianti fotovoltaici (vedi foto in gallery): per una cooperativa come la nostra le energie rinnovabili sono una splendida occasione di tenere insieme obiettivi sociali e ambientali: il percorso verso la sostenibilità diventa un’opportunità di lavoro per persone svantaggiate”.
A cura dell'ufficio stampa di Confcooperative Bologna