WONDERBOOST, LA BATTERIA PER E-BIKE FATTA DA DISABILI

WONDERBOOST, LA BATTERIA PER E-BIKE FATTA DA DISABILI

Un progetto della cooperativa sociale Wonder di Sassuolo (MO) che ha lanciato una campagna di crowdfunding per sostenerne la realizzazione.

venerdì 10 dicembre 2021

Sarà prodotta da una cooperativa sociale di Sassuolo la batteria in grado di aiutare chi resta “a piedi” con la sua e-bike.

Si chiama WonderBoost ed è una batteria ausiliaria intelligente completamente assemblabile da persone diversamente abili.

L’idea è di Wonder, una cooperativa sociale di tipo B nata nel luglio 2019 a Sassuolo e aderente a Confcooperative Modena. L’anno scorso ha vinto il secondo premio (8 mila euro) di Imprendocoop, il progetto di Confcooperative Modena che favorisce l’occupazione e l’imprenditorialità.
 

“WonderBoost è il nostro primo progetto – spiega il presidente di Wonder Andrea Baccarani (nella foto in gallery) – È un prodotto tecnologicamente innovativo, altamente sicuro e assemblato da persone diversamente abili, che ci permette di dare il giusto impatto sociale a un settore complesso come quello dell'alimentazione elettrica per e-bike, e non solo”.

Wonder ha appena lanciato una campagna di crowdfunding (raccolta fondi) per poter assumere i primi due ragazzi diversamente abili, formarli e mettere a loro disposizione un ambiente lavorativo sicuro per l’assemblaggio delle prime batterie. WonderBoost nasce da una progettazione accurata che ha coinvolto sette figure tecniche d’eccellenza nel campo meccanico (disegno dell’involucro sicuro), elettronico (progettazione del sistema di carica e scarica) e informatico (acquisizione dei dati resi disponibili su apposita app).

Dopo una fase di progettazione e prototipazione durata quasi due anni, la cooperativa è pronta ad avviare la produzione di questa “borraccia elettrica intelligente” pensata per l’estensione dell’autonomia delle e-bike in grado di acquisirne, trasmetterne ed elaborarne i dati per garantire monitoraggio costante, sicurezza e assistenza real time.

“Crediamo fermamente in ciò che facciamo – sottolinea Andrea Ferri, educatore professionale di Wonder - e riteniamo di poter condividere alcuni valori con le persone che collaborano con noi: importanza del lavoro, attenzione alla qualità e sicurezza, giusto riconoscimento, rispetto per ogni abilità, senso di partecipazione, organizzazione e dialogo tra colleghi. Per poter offrire un posto di lavoro a persone svantaggiate, abbiamo voluto rendere unici i nostri prodotti affinché fossero assemblabili da lavoratori con lievi disabilità. Con WonderBoost vogliamo dimostrare che chiunque, ognuno con i propri talenti, può realizzare prodotti innovativi, sicuri ed efficaci”.

Il processo di realizzazione prevede l’utilizzo di componenti semilavorati (tutti progettati dalla cooperativa) facili da assemblare anche da parte di persone diversamente abili, garantendo la massima sicurezza durante il processo di assemblaggio.

“La prototipazione è conclusa, il brevetto registrato. Ora non restano che gli ultimi passi - dichiara Chiara Sartini, responsabile della campagna di crowfunding per Wonder - Con i primi 10 mila euro potremo assumere i primi due ragazzi diversamente abili. Tutto quello che verrà in più sarà investito per la sicurezza dell'ambiente di lavoro”.

La cooperativa ricorda che le persone fisiche e giuridiche possono detrarre o dedurre una percentuale dell’importo versato.