Il Centro socio riabilitativo diurno “Airone” di Bondeno (FE) compie 25 anni. La struttura è in capo a Cooperativa Serena fin dal 1996. È un centro accreditato ai sensi della normativa regionale dell’Emilia-Romagna che accoglie persone con disabilità, di età non inferiore ai 14 anni, non autosufficienti per cause fisiche, di natura psichica o sensoriale. “Nel 1996 il Comune di Bondeno uscì con una gara per un servizio rivolto a persone disabili presso la scuola di Salvatonica (frazione di Bondeno) rivolto in particolare a 5 persone che in quegli anni stavano frequentando centri a Ferrara” racconta Angela Dianati, la coordinatrice del Centro. “I famigliari avevano lamentato la distanza tra Bondeno a la città. Coop Serena decise di partecipare alla gara d’appalto e iniziò per noi questa avventura”.
Dal 2000 al 2010 sono avvenuti i cambiamenti sostanziali: “I nostri operatori si sono formati, specializzati, grazie anche a progetti inclusivi con il territorio. È stata proprio questa passione che ci ha portato ad osservare da vicino cosa accadeva nel bondenese e ad andare incontro ai bisogni delle persone. Ci aveva colpito in modo particolare il trasferimento dell’allora Casa di Riposo che si trovava in centro a Bondeno presso il Borselli, l’ex ospedale, lasciando libera una struttura centrale – l’ex Casa Bottazzi - particolarmente funzionale, esteticamente bella, e per noi utile per portare avanti quei progetti di inclusione che piacevano tanto sia all’Ente pubblico sia alla nostra Cooperativa, coinvolgendo i famigliari – che si erano riuniti in Comitato – e siamo riusciti a trasferirci da Salvatonica direttamente in centro”. “Le varie Amministrazioni comunali che si sono susseguite in questi 25 anni sono state per il Centro Airone un sostegno, mai un ostacolo” racconta Angela Dianati “Abbiamo percepito sempre nelle parole e nei fatti la vicinanza dell’Amministrazione comunale e degli assessori di riferimento”.
“Sono molto soddisfatto dalle parole espresse dalla coordinatrice Dianati – commenta il sindaco, Simone Saletti – una realtà cpme quella del Centro Airone è motivo di orgoglio per il nostro territorio, e il traguardo raggiunto rappresenta la chiara testimonianza di un impegno lungo e indefesso sempre orientato al benessere della comunità. I miei migliori auguri perché le attività del Centro possano proseguire per tanti anni a venire”.
“Mi aggiungo ai complimenti del Sindaco – esordisce la vicesindaco con delega al Sociale, Francesca Piacentini – sottolineando l’impegno mai cessato anche durante la grave emergenza sanitaria. Il lavoro degli educatori è lodevole e, particolarmente in un periodo di crisi come questo, si rivela essenziale per la socialità degli utenti. Il Centro Airone è il fiore all’occhiello del nostro tessuto sociale”.
Il Centro Airone è partito con una ricettività di 5 persone fino ad arrivare a 25 per stabilizzarsi, in questi ultimi anni, a 16 utenti ma aprendo anche un Centro socio occupazionale per disabili lievi. “Per potenziare le attività del centro socio occupazionale Cerevisia, abbiamo aperto recentemente un proficuo dialogo con le associazione di categoria del territorio, allo scopo di poter offrire opportunità di occupazione diversificate e qualificate per i nostri ragazzi, grazie alla collaborazione con le realtà locali più sensibili al tema della responsabilità sociale d’impresa” conclude Chiara Bertolasi, la vice presidente di Coop Serena. “Quando lavori bene l’utente lo perdi. Qui non creiamo dipendenze, anzi, quando è possibile cerchiamo di emancipare i nostri utenti, rendendoli autonomi e preparati alla società, e perché no, anche al lavoro”.
Il Centro Airone non ha mai smesso di essere attento alle esigenze del territorio, alle cose che accadono. La violenza di genere, gli accadimenti nazionali e anche locali non lasciano indifferenti. Per questo motivo si stanno muovendo i primi decisivi passi per collaborare al protocollo “Uscire dalla violenza insieme, guida ai servizi e alla rete che contrasta la violenza di genere” dove lo stesso Airone potrà intercettare le richieste di aiuto e grazie alle procedure condivise dalla rete offrire un qualificato orientamento ai servizi disponibili per le donne in difficoltà.