“Ricoprire il ruolo di presidente non è certamente facile, ma è un incarico che mi piace. È una scelta che ho fatto volentieri e rifarei senza problemi”.
Mara Bini non ha dubbi quando racconta che cosa prova nel guidare la società agricola cooperativa Le Castellane di Castelvetro (Modena), specializzata nella lavorazione di carni bianche.
“Mi sono diplomata in ragioneria e avevo già lavorato in diverse aziende private, ma mai ero stata presidente di una cooperativa. Quando si è presentata l’occasione, non ho saputo dire di no. Al momento sono soddisfatta. Per questo devo ringraziare tutti i miei colleghi per il grande supporto che mi danno”.
Costituita nel 2012 in risposta alla crisi aviaria e alla successiva crisi economica che si presentava, insieme ad un gruppo di soci allevatori conferitori, prevalentemente attivi in Veneto e in Emilia Romagna, Le Castellane si occupa della gestione completa del ciclo produttivo (dall’allevamento alla commercializzazione e distribuzione) di carni bianche.
“La realizzazione della cooperativa è stato un passaggio necessario per cercare di proseguire le nostre attività in un momento di grande difficoltà economica” spiega Bini, socia conferitrice di erbe aromatiche che vengono utilizzate in cooperativa per preparazioni a base di carne. “Alla fine, grazie anche alla cessione del ramo aziendale della Demaria, realtà a noi vicina, per quanto riguardo la produzione, stiamo ottenendo importanti risultati, soprattutto nel periodo invernale grazie alle tante richieste per un prodotto specifico come la faraona”.
I soci allevatori de Le Castellane sono 11, mentre il numero degli addetti è stabilmente intorno a quota 40, ma può raggiungere anche numeri più elevati nei momenti di maggior lavoro.
“Il nostro gruppo è composto da tante brave persone, caratteristica che è fondamentale se si vogliono raggiungere dei risultati importanti. All’interno è presente anche una buona rappresentativa femminile che dimostra come la parità di genere sia un tema a cui noi teniamo particolarmente”.
Da presidente, Mara Bini ha dovuto affrontare anche difficili situazioni, soprattutto nell’ultimo periodo.
“Lo scoppio della pandemia del Covid-19 ci ha particolarmente colpito, soprattutto nella gestione del personale. Non sono stati momenti semplici, anche perché nei primi mesi sembrava che i rischi di contagio per chi andava a lavorare fossero altissimi, motivo per cui i nostri dipendenti erano particolarmente spaventati. Ci siamo attrezzati al meglio, seguendo le indicazioni del Governo, e fortunatamente non abbiamo avuto nessun caso di contagio qui in cooperativa. I nostri dipendenti hanno sempre indossato i DPI previsti per il settore, dimostrando grande efficienza e professionalità”.
E i suoi famigliari cosa le dicevano in quei giorni? “Loro erano ovviamente preoccupati, ma anche io, come tutti i colleghi, ho preso le giuste precauzioni e ho continuato a svolgere il mio lavoro. Ora aspettiamo di capire cosa succederà il 15 ottobre con il decreto che ha esteso l’obbligatorietà del green pass nei luoghi di lavoro”.
Mamma di una figlia e di due figli - “uno di loro sta lavorando con noi in cooperativa” - Mara nel tempo libero è anche nonna oltre che una grande lettrice, specialmente di libri italiani, e amante delle passeggiate e della natura.
“Non sarei arrivata a questo punto senza la mia famiglia. Il sostegno che ho ricevuto da loro è stato fondamentale”.
A cura dell'ufficio stampa e comunicazione di Confcooperative Emilia Romagna.