Un patto per aiutare privati e micro imprese a non finire nella rete dell’usura. Lo ha siglato Emil Banca aderendo all’accordo quadro sottoscritto da Iccrea Banca (la capogruppo del Gruppo bancario cooperativo Iccrea) con la Consulta nazionale anti usura “San Giovanni Paolo II” onlus.
Facendo leva sul Fondo per la prevenzione dell’usura stanziato dal Ministero dell’Economia e Finanze, l’accordo servirà a garantire che le risorse stanziate dal Governo arrivino, attraverso gli istituti di credito, sul territorio evitando che le fasce più deboli della società vengano esposte ai rischi e alle conseguenze di un fenomeno ancora diffuso e addirittura acuito dalla pandemia.
Il Fondo nazionale anti usura è stato istituto e finanziato per prestare garanzie alle banche e agli intermediari finanziari al fine di favorire l’erogazione di finanziamenti a soggetti che incontrano difficoltà di accesso al credito.
La Consulta nazionale “San Giovanni Paolo II” onlus è un’associazione volontaria di fondazioni e associazioni anti usura. Attualmente ne fanno parte 32 soggetti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Di ispirazione cattolica, ha il suo punto di forza nell’assistenza sociale, legale, amministrativa e beneficenza per promuovere la solidarietà, prevenzione e cultura della legalità in tema di denaro e prestito.
Attraverso l’accordo, le banche aderenti si impegnano a erogare contributi garantiti dal fondo governativo a quei soggetti che, esclusi dai normali canali del credito, sono ritenuti meritevoli in base ai criteri fissati nello statuto della Consulta. Questo accordo si aggiunge ad attività consolidate da anni e finalizzate a sostenere attraverso la finanza etica quelle persone che, se aiutate, possono superare i loro momenti di difficoltà legati a crisi economiche contingenti, usura o sovraindebitamento.
Dal 2007 a oggi Emil Banca ha attivato 14 progetti legati al credito di emergenza, inclusione e microfinanza per l'impresa. La maggior parte di essi è stata studiata in collaborazione con enti locali o associazioni riconosciute a livello nazionale. Per esempio i progetti Fenice (realizzato insieme al Codacons) e Insieme per il lavoro (a cui Emil Banca partecipa insieme a Comune e Arcidiocesi di Bologna); oppure come l’accordo con Per Micro, finalizzato ad aiutare chi ha una buona idea imprenditoriale o esigenze finanziarie primarie (casa, salute, formazione) ma, a causa di insufficiente storia creditizia o precaria posizione lavorativa, è escluso dai tradizionali canali del credito.
Attraverso progetti di questo tipo, negli ultimi 13 anni Emil Banca ha erogato oltre 1,6 milioni di euro a circa 650 soggetti; il 90 per cento dei finanziamenti concessi si è chiuso regolarmente.
Nella foto, la sede di Emil Banca a Palazzo Europa a Modena.