“Guardando indietro, ciò che provo è l’orgoglio dei passi avanti fatti in 20 anni di cooperazione sociale”. Commenta così Luca Dal Pozzo (nella foto in gallery), presidente del Gruppo cooperativo Solco Civitas, i due decenni di attività di SolcoTalenti, cooperativa sociale di tipo B con sede a Imola (BO), parte del Gruppo Solco Civitas, che opera nell’area della Città Metropolitana di Bologna e in particolare nel Circondario Imolese.
“Tutto inizia – tiene a specificare Dal Pozzo – oltre 30 anni fa, nel maggio dell’85, da un gruppo di volontari dall’associazionismo educativo cattolico. La prima cooperativa che fondammo si chiamava Atlas. A partire da qui, si è formato il Gruppo, dentro il quale è sbocciata anche SolcoTalenti”.
SolcoTalenti si occupa di inserimenti lavorativi di persone svantaggiate: progetti di falegnameria, attività di lavorazione e di confezionamento per conto terzi, agricoltura sociale, servizi ambientali e di pulizia e manutenzione e addirittura un albergo per cani (nella foto in gallery), queste sono solo alcune delle attività attraverso le quali la cooperativa promuove l’impiego di persone con difficoltà psicofisiche, contrastando l’emarginazione lavorativa. “È una doppia sfida – spiega Dal Pozzo – perché il lavoro è sì un diritto di tutti, ma oggi è anche bene scarso. Creare opportunità per le persone che il mercato tende a lasciare ai margini è la nostra mission sociale”.
Anche nel 2020, SolcoTalenti non è venuta meno al proprio compito: “pur in un anno difficile come quello passato, siamo riusciti a mantenere e in alcuni casi ad aumentare gli inserimenti lavorativi. La pandemia ha creato varie difficoltà, ma ci ha legati ancor di più alla nostra comunità” sottolinea Dal Pozzo. Quanto ai progetti di SolcoTalenti, che ad oggi conta circa 80 inserimenti lavorativi, “la direzione continuerà ad essere quella del welfare di comunità: attraverso un’analisi puntuale del contesto economico e delle opportunità lavorative sul territorio cercheremo di trovare spazio per nuovi inserimenti e nuove risposte ai bisogni della comunità nella quale operiamo”.