Ricavi record, ampliamento dello spaccio, potenziamento dell’impianto fotovoltaico. La pandemia non ha rallentato la corsa del 4 Madonne Caseificio dell’Emilia, che ha sede a Lesignana di Modena e aderisce a Confcooperative Modena. Nel 2020 la cooperativa ha fatturato 39,7 milioni di euro (+23% rispetto al 2019): si tratta del fatturato più alto nella storia del 4 Madonne, che è stato fondato nel 1967 e conta attualmente sessanta soci.
L’anno scorso il caseificio ha trasformato in Parmigiano Reggiano 384 mila quintali di latte (5 mila quintali in meno rispetto al 2019), ma quest’anno prevede di lavorare 515 mila quintali e produrre 100 mila forme, confermandosi uno dei principali produttori dell’intero comprensorio del “re dei formaggi”. Gli ottimi dati di bilancio consentono al 4 Madonne di investire.
Il negozio per la vendita diretta aperto presso la sede centrale, che l’anno scorso ha prodotto ricavi per 5,3 milioni di euro, è stato ampliato di oltre un terzo e ora si estende su una superficie di 200 mq. Come gli altri sette punti vendita distribuiti tra le province di Modena e Reggio Emilia offre, oltre al Parmigiano Reggiano, una selezione delle eccellenze enogastronomiche del territorio.
È entrato in funzione anche il nuovo impianto fotovoltaico del 4 Madonne, che si aggiunge a quelli installati nel 2013 a Lesignana e nel 2020 nello stabilimento di Medolla; ora il caseificio produce complessivamente 290 kwh ed è vicino all’autosufficienza energetica.
Nei giorni scorsi la cooperativa ha emesso il suo terzo “minibond short term” fino a un massimo di un milione di euro. Il titolo ha scadenza 27 maggio 2022 ed è assistito per un controvalore pari al 120% dell’emissione da una garanzia nella forma del pegno rotativo non possessorio costituito da forme di Parmigiano Reggiano in affinamento presso i magazzini del caseificio.
“Gli investitori ci hanno confermato nuovamente la loro fiducia, – dichiara il presidente del 4 Madonne Andrea Nascimbeni - contribuendo ai nostri piani di sviluppo e permettendoci di sostenere le aziende agricole socie”. Da segnalare, infine, che dal 1° giugno sono ricominciate le visite guidate al caseificio, inserito nel circuito del turismo enogastronomico. Prima del Covid erano circa 20 mila i turisti, in prevalenza stranieri, che ogni anno visitavano le sale di lavorazione e il magazzino di stagionatura del 4 Madonne Caseificio dell’Emilia.