MILZA: DALLE COOPERATIVE IDEE E PROGETTI PER LA RIPRESA

MILZA: DALLE COOPERATIVE IDEE E PROGETTI PER LA RIPRESA

Il presidente di Confcooperative Emilia Romagna è intervenuto all’evento online “Percorsi cooperativi” del Circolo Cooperatori di Ravenna.

giovedì 15 aprile 2021

Le cooperative sono pronte a trasferire idee e progetti per una reale ripartenza dell’economia. Mettersi in gioco è un valore aggiunto del nostro sistema, che interviene rispondendo ai bisogni soprattutto nelle situazioni più difficili, quelle nelle quali altri magari si ritirano perché non vedono occasioni di business. È stato uno dei passaggi con cui Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, ha sottolineato l’importanza del ruolo della cooperazione nell’ambito dell’evento online “Percorsi cooperativi. Riflessioni, idee e proposte per tempi difficili” promosso dal Circolo Cooperatori di Ravenna.

 

Ospiti del dibattito tenutosi ieri pomeriggio anche Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, e Massimo Mota, presidente di AGCI Emilia Romagna. Matteo Naccari, vicecaporedattore de Il Resto del Carlino, ha condotto l’evento.

 

Proprio Milza è stato il primo relatore a intervenire spiegando le azioni portate avanti in questi anni e i progetti futuri dell’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna, di cui è diventato presidente da pochi giorni.

 

“Per fortuna che c’è stata l’Alleanza in questo periodo così difficile – ha esordito Milza -. Lo dico e lo spiego. Affrontare la situazione che stiamo vivendo comporta la necessità di mettere insieme le forze. L’Alleanza è un interlocutore unitario nei confronti delle Istituzioni come, ad esempio la Regione, che è stata in grado di velocizzare alcune situazione di natura burocratica e di reperimento di risorse per alcuni ambiti che sono particolarmente in difficoltà. Per quanto riguarda il futuro abbiamo partecipato alla stesura e sottoscritto il Patto per il Lavoro e per il Clima, cercando di valorizzare alcune nostre priorità, come il tema delle cooperative di comunità e dei workers buyout. Poi c’è tutto il tema del riposizionamento per la collocazione dei fondi Next Generation in ambito europeo. Vogliamo trasferire idee e progetti che le nostre cooperative possono mettere a disposizione per co-progettare una reale ripartenza e il futuro delle nostre comunità. Mettersi in gioco è il valore aggiunto che la cooperazione può portare”.

 

Uno dei temi toccati è stato quello degli investimenti da effettuare in Regione, a partire dalle infrastrutture.

 

“Si tratta di un tema di cui oggettivamente c’è bisogno” ha commentato Milza. “Lo posso dire anche personalmente, in quanto vivendo a Piacenza, sono un assiduo frequentatore dell’Autostrada del Sole, dove il traffico è tornato a essere importante. È necessario, a mio avviso, anche ragionare sulle infrastrutture per il trasporto delle merci. Questi investimenti generano risvolti molto interessanti in termini occupazionali. Ritengo sia importante però investire anche sulle infrastrutture digitali. Detto questo, è fondamentale puntare sulla formazione e la riqualificazione dei lavoratori, investendo in vere politiche attive che consentano alle persone uscite dal mercato del lavoro di trovare occupazione dove c’è più domanda di lavoro ma scarseggia l’offerta”.

 

Milza si è poi soffermato sul tema dei workers buyout, ovvero di quelle cooperative di lavoratori che rilevano le aziende (o parti di esse) in difficoltà o senza più prospettive future anche per problemi di successione.

 

“È un modello che nei nostri territori ha diversi esempi importanti, grazie anche all’aiuto delle centrali cooperative e della stessa Regione. Uno dei nostri compiti in tal senso è quello di coinvolgere sempre di più i sindacati, che in passato non sempre ci hanno creduto fino in fondo. Non a caso è stato sottoscritto un protocollo nazionale tra l’Alleanza Cooperative e le sigle sindacali più importanti, proprio per dare corso a iniziative del genere, intervenendo in maniera tempestiva quando si presenta il caso”. Un protocollo che ora l’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna intende sottoscrivere a livello regionale con le Organizzazioni dei lavoratori.