UN VADEMECUM PER LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ

UN VADEMECUM PER LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ

Nato dalla collaborazione con Anci-Ifel nell’ambito del progetto SIBaTer, realizzato in collaborazione con Confcooperative e Legacoop.

venerdì 5 febbraio 2021

Nato dalla collaborazione fra ANCI-IFEL, Confcooperative e Legacoop, nell’ambito del Progetto SIBaTer, il nuovo Vademecum analizza il ruolo delle cooperative per la valorizzazione dei beni comuni, con particolare attenzione per le Cooperative di Comunità, uno strumento che si sta rivelando veicolo di cambiamento nei modelli di sviluppo e da cui stanno nascendo idee, energie e stimoli sui territori suscitando sempre maggiore interesse soprattutto nei territori più fragili, le aree interne, rurali e montane.  

 

Nel secondo capitolo del Vademecum, quello dedicato al confronto tra buone pratiche di cooperazione comunitaria, c’è spazio anche per le storie delle due storiche cooperative di comunità dell’Appennino reggiano: la Valle dei Cavalieri di Succiso, che ha appena festeggiato i 30 anni, e i Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi.

 

I tre Partners stanno lavorando insieme ormai da più di un anno sui territori, condividendo temi e obiettivi, nel comune intento di sostenere politiche di sviluppo locale che producano risultati. Mettendo a disposizione delle amministrazioni comunali know-how e competenze specialistiche, il sostegno all’azione progettuale di SIBaTer si esprime sul fronte dell’accesso alla terra e del rafforzamento della capacità della P.A. locale di ascolto del territorio, di confronto e concertazione degli interventi territoriali con gli attori locali.  

 

“Siamo lieti di collaborare con ANCI-IFEL per lo sviluppo della cooperazione di comunità – dichiara Maurizio Gardini, presidente Confcooperative -. Ben venga ogni progetto finalizzato a sostenere il ruolo delle cooperative, sentinelle del territorio, capaci di intercettare, più di ogni altra impresa, i bisogni delle comunità. Dove lo Stato si ritira perché non è più in grado di organizzare servizi e risposte e il privato neanche pensa a cimentarsi, le cooperative favoriscono l’autorganizzazione delle comunità locali e dei cittadini mettendoli in condizione di rispondere alle proprie esigenze”. 

 

“Abbiamo assicurato volentieri il nostro contributo a questa iniziativa che risponde in pieno ad un obiettivo importante: favorire un’attenzione ed un ruolo attivo dei livelli amministrativi più vicini ai cittadini nella promozione delle cooperative di comunità – aggiunge Mauro Lusetti, presidente Legacoop -. Il sostegno delle amministrazioni comunali a chi vuole impegnarsi attivamente nella gestione di beni comuni, nel segno della partecipazione attiva e della responsabilità condivisa, rappresenta infatti un elemento essenziale per dare forza a queste iniziative che puntano a costruire nuove opportunità di sviluppo sostenibile ed inclusivo per le comunità, contrastando fenomeni di abbandono e di degrado che ne metterebbero a rischio la stessa sopravvivenza”. 

 

Da qui nasce questo Vademecum (al quale ha collaborato anche Giovanni Teneggi, direttore Confcooperative Reggio Emilia) dedicato allo strumento delle Cooperative che mettiamo a disposizione delle amministrazioni comunali e degli attori locali.   

Una nuova occasione per offrire punti di riflessione rispetto a casi ed esperienze che possano essere replicabili e soprattutto “di ispirazione” per Comuni e Comunità locali che vogliano essere protagonisti dei propri territori, innescando processi innovativi e sostenibili in un’ottica di sviluppo e welfare “rurale”, avendo come obiettivo la valorizzazione di capitale umano e risorse del territorio.