STOP VIOLENZA SULLE DONNE, L’IMPEGNO DELLE COOPERATRICI

STOP VIOLENZA SULLE DONNE, L’IMPEGNO DELLE COOPERATRICI

La Commissione delle dirigenti di Confcooperative ER al lavoro per la fase 2 del progetto VIEW. Obiettivo: mettere in rete i servizi delle cooperative per prevenire e curare le vittime.

martedì 24 novembre 2020

La violenza sulle donne va combattuta anche nei luoghi di lavoro, dove occorre accrescere la consapevolezza verso questo problema e dotare le aziende e le istituzioni di adeguati strumenti di prevenzione e intervento. Ne è convinta Anna Piacentini (nella foto in gallery), presidente Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna, che due anni fa ha promosso il progetto “VIEW - Violenza Impresa Welfare” con un’indagine su un campione di 100 cooperative per sondare la percezione del fenomeno e raccogliere suggerimenti. “La cooperazione è un modello di impresa che coinvolge e valorizza le donne, rendendole protagoniste nei luoghi di lavoro. Siamo al lavoro - continua Piacentini in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne - per mettere in piedi la fase 2 del progetto VIEW (qui il video) con la creazione di una rete di cooperative che possano fornire servizi sia per prevenire e contrastare le forme di violenza sulle donne, sia per proporre iniziative di microcredito e reinserimento lavorativo per le vittime, oltre che strumenti per intercettare eventuali situazioni di rischio”.

L’intervento della presidente della Commissione dirigenti cooperatrici regionale è stato pubblicato anche all’interno dello speciale “Valore Donna” de il Resto del Carlino.

Anche La BCC ravennate forlivese imolese ha deciso di sposare l’iniziativa della Commissione Dirigenti Cooperatrici perché “si collega al nostro progetto Energia Donna che promuove percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo per donne vittime di violenza” spiega Livia Bertocchi, responsabile Funzione Sviluppo Welfare della banca di credito cooperativo presente in Romagna. “Come La BCC - continua Bertocchi - sosteniamo economicamente le associazioni con un fondo destinato a finanziare o co-finanziare percorsi di formazione per consentire una maggiore inclusione lavorativa; parallelamente mettiamo a disposizione le nostre competenze per organizzare incontri formativi in tema di educazione finanziaria. Il nostro ulteriore compito è quello di sensibilizzare e coinvolgere le associazioni di rappresentanza in questo progetto per poter migliorare l’approccio lavorativo delle donne che si affacciano nuovamente al mondo del lavoro e contribuire a donare a ciascuna donna una propria autonomia economica”.

Documenti da scaricare