PAESANTI AL GR CONFCOOP: NON TOGLIETE ALTRO SPAZIO ALLA PESCA

PAESANTI AL GR CONFCOOP: NON TOGLIETE ALTRO SPAZIO ALLA PESCA

Le preoccupazioni dei pescatori sul Parco Eolico di Rimini. Nel frattempo la moria di vongole in Adriatico spinge la Regione a intervenire.

mercoledì 30 settembre 2020

“Non vorremo che a causa di questo nuovo impianto eolico al largo della costa di Rimini ci venga precluso ancora un altro spazio di mare”. Queste le parole di Vadis Paesanti, vicepresidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna, intervistato al GR Confcooperative sul progetto del Parco Eolico di Rimini presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dalla società Energia Wind. Come emerso dai documenti che la Federazione ha potuto visionare, la concessione trentennale dell’area marittima di 114 km² davanti ai Comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica ad una distanza dalla costa tra 5,4 (10 km circa) e 12 miglia nautiche, comporta l’occupazione del 20% dello spazio totale tra le 3 e le 12 miglia del Compartimento di Rimini (da Tagliata di Cervia a Cattolica).

“La localizzazione del progetto entro le 12 miglia – avevano sottolineato le centrali cooperative riunite nell’Alleanza Cooperative Pesca dell’Emilia-Romagna – imporrebbe alla pesca ulteriori limitazioni e interdizioni all’interno di un’area di mare vastissima, in una regione in cui la fascia costiera è già sottoposta a vincoli diversi come piattaforme, poligoni di tiro, aree di scarico fanghi portuali, concessioni per acquacoltura, aree di protezione per tartaruga marina e tursiope”.

Nel rimarcare la sua contrarietà nel corso dell’intervista al GR Confcooperative, Paesanti ha infatti voluto sottolineare che il progetto si rivolge ad una regione in cui la fascia costiera è già sottoposta a diversi vincoli e quest’attività imporrebbe alla pesca ulteriori limitazioni e interdizioni. “In Emilia-Romagna gran parte della zona di pesca è già preclusa per piattaforme, poligono di tiro ed aree di scarico fanghi portuali, concessioni per acquacoltura, aree di protezione per tartaruga marina e tursiope”. Il vicepresidente regionale di Confcooperative FedAgriPesca ha anche affermato che nonostante poche settimane fa sia stato chiesto alle Istituzioni un incontro per approfondire la questione, non sono ancora arrivate risposte sufficienti. Alla domanda se sia stata fatta una valutazione in merito a quanto inciderà il Parco Eolico sull’attività delle cooperative di pescatori, Pesanti ha risposto in maniera netta: “Spero che non arrivi il giorno in cui dovremo fare i conti su quale sia l’impatto di minor pescato di questa nostra area”.

Nel frattempo, a seguito della moria di vongole verificatasi nei giorni scorsi e che ha interessato in particolare i comparti di Cesenatico, Cervia e Comacchio, la Regione Emilia-Romagna si è attivata convocando per la prossima settimana una riunione della Consulta ittica regionale e annunciando la richiesta di attivazione del fondo di solidarietà per i pescatori coinvolti. Secondo le informazioni fornite da Arpae attraverso la struttura oceanografica Daphne, questo fenomeno è la conseguenza di eventi eutrofici (mancanza di ossigeno sui fondali) che si verificano periodicamente lungo la Riviera ferrarese e romagnola.