“Dobbiamo essere in grado di leggere in maniera tempestiva i cambiamenti della società e i bisogni che provengono sia dalle cooperative ma soprattutto dei territori”. Queste le parole del presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, intervistato al #GRConfcooperative.
In vista della 40° Assemblea Nazionale di Confcooperative dal titolo “Costruttori di bene comune. Innovazione e sostenibilità”, prevista martedì 6 ottobre all’Auditorium del Massimo di Roma (i delegati dell’Emilia-Romagna saranno invece in video-collegamento dall’Auditorium di Conserve Italia a San Lazzaro di Savena), il giornale radio della Confederazione ha deciso di intervistare i presidenti regionali per sondare le richieste e le istanze dei territori per una reale ripartenza in questa epoca di “New Normal” post-lockdown in cui siamo immersi.
“C’è una lettura spesso distorta di quello che sono le cooperative a partire dal tema della capitalizzazione che rischia di penalizzarci nell’accesso al credito” ha detto Milza al Gr Confcooperative, sottolineando la necessità di “educare tutti, a partire dai sistemi bancari, a leggere le imprese cooperative per quello che davvero sono”. Un altro obiettivo principale del presidente emiliano-romagnolo è quello di attivare progettualità che possano essere trasversali coinvolgendo i vari territori in modo sinergico, con una grande attenzione ai bisogni sociali. Tra i settori più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, Milza ha ricordato il turismo, comparto strategico in regione soprattutto per la Riviera romagnola, che ha risentito della carenza di turisti stranieri e ha dovuto reinventare strumenti e modelli di accoglienza, tanto da avere registrato un aumento di presenze soprattutto nelle aree interne e nell’Appennino.