Il ritorno sui banchi di scuola per 620.000 studenti in Emilia-Romagna significa anche nuovo ossigeno per le aziende private e le cooperative del trasporto persone, messe in ginocchio dal lockdown e mai ripartite a causa delle forti limitazioni negli spostamenti.
“Per garantire lo svolgimento in sicurezza del percorso casa-scuola, la Regione ha potenziato i servizi di Trasporto Pubblico Locale con oltre 5 milioni di chilometri aggiuntivi e 272 bus in più” dichiara Daniele Passini, coordinatore del Caipet, il Comitato delle associazioni imprenditoriali delle imprese esercenti il trasporto persone su strada dell’Emilia-Romagna. “Questo risultato – aggiunge Passini – è stato raggiunto grazie all’apporto determinante delle piccole e medie imprese private del settore, in particolare artigiane e cooperative, che da lunedì scorso forniscono un contributo aggiuntivo di 272 mezzi, saliti così nel complesso a 300 se consideriamo anche quelli impiegati per i servizi di trasporto scolastico esclusivo svolto a favore dei Comuni. Ricordiamo che questi mezzi erano fermi dal 23 febbraio; è fondamentale che oggi tornino a viaggiare, altrimenti ne va della sostenibilità e tenuta delle nostre imprese”.
Le Organizzazioni regionali riunite nel CAIPET (ANAV, Confartigianato Imprese, Confcooperative Lavoro e Servizi, CNA, Legacoop Produzione e Servizi), esprimono quindi “grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto, frutto dell’impegno e del lungo confronto durato tutta l’estate tra Regione, Associazioni imprenditoriali, Agenzie per la mobilità e aziende pubbliche e private”.
“Grazie alla collaborazione tra Regione e operatori del settore – conclude Passini -, non soltanto si garantisce a studenti e pendolari lo svolgimento in piena efficienza e sicurezza sanitaria del servizio dopo il lungo stop e il successivo ridimensionamento della domanda di mobilità dovuta all’emergenza Coronavirus, ma si consente anche di fare rientrare dalla cassa integrazione oltre 250 addetti delle imprese private e cooperative, permettendo loro di tornare a percepire il reddito pieno”.
Il potenziamento dei servizi sarà sostenuto con risorse pari a 16 milioni e 375mila euro assegnate dal Governo attraverso un apposito decreto, che si aggiungono ai fondi già stanziati e destinati alle Aziende Tpl per compensare mancati ricavi durante il lockdown.