“L’ortofrutta emiliano-romagnola è la grande dimenticata dal Governo nazionale. Siamo l’unico settore penalizzato negli interventi di sostegno, non avendo beneficiato degli sgravi contributivi e fiscali concessi a seguito del lockdown. La deroga alla legge 102/2004 per consentire alle aziende agricole colpite dalle gelate di accedere al Fondo di Solidarietà è stata opportuna ma successivamente sono state stanziate risorse assolutamente insufficienti rispetto alla necessità stimata (meno del 3%). Senza dimenticare che i produttori pesantemente danneggiati dalla cimice asiatica nella campagna 2019 ancora non hanno potuto vedere un euro dei 90 milioni annunciati”.
Così Raffaele Drei, vicepresidente di Confcooperative FedAgriPesca ER (e presidente della cooperativa Agrintesa), che nei giorni scorsi in rappresentanza della cooperazione ortofrutticola ha partecipato all’incontro in Regione con l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, per fare il punto sulla difficile situazione delle pere colpite quest’anno anche dalla maculatura bruna.
“Le nostre imprese agricole e le strutture cooperative attendono un segnale forte da parte del Governo, che purtroppo non arriva – incalza Drei -. Dopo le gelate di fine marzo e inizio aprile il mondo agricolo ha interpellato i parlamentari romagnoli per fare pressing in Parlamento e ottenere risposte per un comparto, come quello ortofrutticolo, che rischia di ridimensionarsi ulteriormente. I problemi che vive la pericoltura sono solo la punta di un iceberg, molte altre nostre produzioni ortofrutticole sono in difficoltà e non resta molto tempo per intervenire”.
Nel corso dell’incontro in Regione, al quale hanno partecipato oltre 40 tra produttori e rappresentanti delle organizzazioni ortofrutticole, l’assessore Mammi ha annunciato che gli strumenti da attivare “hanno l’obiettivo di contrastare, da un lato, la diffusione e gli effetti devastanti della maculatura, dall’altro quello di sostenere le aziende danneggiate e già duramente colpite in precedenza da cimice asiatica e gelate tardive”. Come prima misura, attraverso uno specifico report del servizio Fitosanitario regionale, “verrà avviato l’iter per la richiesta al Governo di indennizzo dei danni nell’ambito del Decreto legislativo 102/2004 che regola gli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole”.
La maculatura bruna non rientra infatti tra le avversità e fitopatie assicurabili ed è perciò possibile richiedere, una volta accertata l’origine dei danni e delimitate le aree colpite, l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale previsto dal decreto.
“Per quanto riguarda il controllo chimico e le strategie di difesa integrata - ha proseguito Mammi - verrà riattivato, nell’ambito della Consulta agricola regionale, il tavolo tecnico per la gestione dell’emergenza fitosanitaria già operante per la cimice asiatica, mentre per l’individuazione di soluzioni più strutturali si farà affidamento a progetti di ricerca già avviati e finanziati, come il progetto Goi (Gruppo Operativo per l’Innovazione) sulla maculatura bruna finanziato con 359mila euro attraverso il Programma di sviluppo rurale e ad altri progetti all’interno dei Programmi delle organizzazioni di produttori (OP) attivati con le risorse messe a disposizione dall’Ocm Ortofrutta”.
“Sempre nell’ambito dell’Ocm Ortofrutta – ha sottolineato l’assessore -, sarà possibile istituire e utilizzare lo strumento dei fondi di mutualizzazione per il ristoro dei danni, sull’esempio di quanto alcune organizzazioni di produttori stanno approntando per i danni da cimice asiatica sfruttando le specifiche disposizioni del Regolamento UE 465/2020”.
L’assessore Mammi ha poi ribadito il suo impegno a tutti i livelli, in particolare con Governo e parlamentari emiliano-romagnoli, per sostenere il settore dell’ortofrutta attraverso un incremento delle risorse stanziate per l’indennizzo dei danni dalle gelate tardive e un’accelerazione delle procedure di erogazione degli indennizzi per i danni da cimice asiatica le cui richieste ammontano per la sola Emilia-Romagna a oltre 90 milioni di euro. Ha infine annunciato la disponibilità da parte della Regione ad investire risorse straordinarie del bilancio regionale, oltre a quelle già messe in campo con il Psr e l’Ocm Ortofrutta, per un progetto di rilancio del comparto della pera che veda uniti tutti i soggetti della filiera.